Instagram

Flickr Images

giovedì 29 ottobre 2015

#Intervista a Giuseppe Russo




1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Possiamo? Dobbiamo. Come dire, mica sono così stagionato! E' un piacere essere qui, e vi chiedo il permesso di salutare tutti i lettori. Ok, l'ho già fatto!


2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
La domanda di riserva? Lavoro nel campo della produzione industriale di elettronica, e nella mia vita amo fare talmente tante cose, che spesso mi chiedo quando avrò tempo per farle. Di sicuro amo la storia, la fantascienza e la scienza, l'arte, le collezioni (ho più film io che una videoteca), i personaggi Marvel e DC comics, il modellismo, la musica, etc. Purtroppo sono costretto a dividere le mie passioni in periodi. Ora, come ben sai, mi sto dedicando alla scrittura, e stanno nascendo diversi progetti che mi porteranno via qualche annetto...quando potrò rivedere i miei cari Dvd (sigh)?

3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Arancione, e non ne conosco il significato scientifico. Suppongo, però, che sia un gusto collegato all'equilibrio, perché io la vedo in quel modo. Mi sembra un colore che evidenzia un percorso di equilibrio interiore, ovvero qualcosa che esprima il sopirsi delle violente pulsioni giovanili, e quindi il voler ragionare sulle cose con maggior intelligenza prima di decidere e agire. Ho casa arancione!

4-Tre aggettivi per descriverti
Divertente, amichevole e curioso.

5-Cosa dicono di te gli altri?
Dipende da chi parla. Come tutti gli esseri umani ho amici e nemici. Ma di quei nemici mi vanto, perché li ho solo per la mia integrità morale e incorruttibilità. Anche io faccio errori, per carità, ma certe "linee" non le ho mai superate, ed ho sempre accettato le conseguenze, anche nella carriera, di questo mio essere moralmente corretto. Lascio ad altri la povertà d'animo di essere squallidamente servi del potente di turno. Scusate la sincerità.

6-Il giorno più bello della tua vita?
La nascita di mia figlia. Anche se mi fa disperare molto! Mi darà tanto filo da torcere da adolescente...ne sono certo purtroppo!

7-Una cosa che ti rende felice?
Un bel film di fantascienza ragazzi!!! Non scherziamo! Ti aspettavi qualcosa sui libri? Certo, ma dopo un bel film di fantascienza ! Per me è come una medicina.

8-Tre persone che stimi?
No comment. Se lo dicessi, poi dovrei ucciderti! ahahah

9-Sei mai stato deluso/a?
Deluso? Mah, come detto prima già sapevo che la mia correttezza avrebbe regalato diversi problemi e delusioni, quindi posso dire deluso solo perché non mi hanno mai smentito i fatti. Purtroppo la nostra società viene "meno" nella correttezza e nella morale troppo spesso.

10-Hai tatuaggi?
No. Assolutamente no.  E ribadisco no. Sia chiaro che mi piacciono, e soprattutto non giudico chi li ha, ma non riesco minimamente ad immaginarmi vecchio con la pellaccia rugosa con delle informi espressioni artistiche. Se si potesse fare in estrema sicurezza un tatuaggio a tempo, allora probabilmente lo farei.

11-Cos’è per te la  scrittura?
Voglia di far conoscere la storia agli altri, e soprattutto ai giovani. E' una missione personale, soprattutto per cercare di dimostrare che la realtà, spesso, supera di molto la fantasia. Quindi perché non leggere fatti realmente accaduti, ed imparare a non ripetere errori?

12- A quali scrittori ti ispiri?
Nessuno. Ritengo che ogni persona abbia delle proprie caratteristiche, che deve sviluppare in modo personale e professionale. Non mi piace cercare di imitare. Poi, purtroppo, siamo nel 2015, per cui già in tanti hanno scritto testi, saggi, racconti, poesie, etc., ed è piuttosto normale "assomigliare" a qualcuno, come accade per i nostri volti. Personalmente so che un giornalista mi ha definito "all'inglese", perché i miei libri  vengono supportati da note bibliografiche all'interno del testo, e questo rende un'idea di professionalità e attenzione oggettiva del racconto. Sicuramente è la mia intenzione. Non racconto frottole, o almeno cerco di fare il massimo per non cadere in errore.

13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Mah, quando capita. L'importante è essere da soli, e soprattutto lontanissimi da cuccioli di animale e di uomo! Chiaro il riferimento? ahahah.

14-Ti definisci uno scrittore impulsivo o riflessivo?
Non saprei dirti. Sicuramente i miei lavori si basano su dati oggettivi e ricerche scientifiche, ma quando mi viene l'illuminazione posso scrivere pagine e pagine come un fiume in piena. Forse sono un misto dei due aspetti professionali.

15-Scrivi a mano o al computer?
Computer, sebbene assurdamente non riesco a leggere lunghi testi sullo schermo di un pc o di un E-reader.

16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Da ragazzo per una scuola di volo. Essendo anche un tecnico di diverse discipline, ed avendo il pallino per i manuali, ho scritto diversi testi che sono stati usati in molti contesti professionali. Poi da poco ho deciso di diffondere la cultura storica, ed eccomi qui con I CADUTI DI PIETRA.

17-Da piccolo volevi fare lo scrittore?
Mai pensato ad una cosa del genere. Ma poi la vita...

18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Perché no...

19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se sì, poi la segui?
La mia scaletta la tengo ben stretta nella testa. Sono colpi di luce che si accendono continuamente: scrivo, correggo, penso e cancello tutto. Si finisce quando le luci non si accendono più.

20-Scrivi in ordine cronologico?
Scrivendo solo di fatti reali è piuttosto improbabile evitare l'ordine cronologico...

21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
No, piuttosto ho solo bisogno del mio portatile e di un pizzico di silenzio.

22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Vi parlo della mia opera prima, intendendo dire che questo è il primo libro ufficialmente pubblicato con ISBN, quindi ufficialmente inserito nelle biblioteche, nei circuiti editoriali, etc., intitolato I CADUTI DI PIETRA - STORIA DI UNA REGIONE IN CUI CADDE ANCHE LA CULTURA. 
E' un libro di storia "diverso" che parla delle nostre tradizioni, dell'arte, dei beni culturali deturpati, distrutti o violentati dalla cieca stupidità della Seconda guerra mondiale. E' diverso perché solitamente si raccontano i soliti avvenimenti politico-militari, mentre il sottoscritto ha ribaltato la prospettiva e ha messo al centro il cittadino e le sue espressioni: un ponte, un caffè nella villa comunale, uno stadio, una chiesa, una Madonna, una reggia, ovvero ciò che rappresenta la normale vita delle persone comuni. Cosa accadde al tessuto sociale e alle sue espressioni umane durante la guerra in Campania? Ecco questa è una storia che sta appassionando molti, e che parla della Campania non per questioni personali, ma solo grazie a ciò che la mia ricerca ha evidenziato. La mia regione si ritrovò, purtroppo, nello scomodissimo ruolo di esempio terroristico per il resto d'Italia, soprattutto dopo l'armistizio dell'otto settembre '43. Invito tutti gli amici a cercare ulteriori informazioni sul sito ufficiale www.icadutidipietra.it , dove potrete anche leggere articoli, recensioni, ascoltare interventi in radio, vedere le foto di alcune presentazioni, etc. Ah dimenticavo! Non mi dispiacerebbe un like, anzi ringrazio in anticipo i gentili amici che lo lasceranno.

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Autopubblicati perché non c'è molto spazio per la cultura in Italia. Mi spiego, anche se posso esser sembrato molto duro. Se le case editrici per cercare di sopravvivere, magari giustamente, si preoccupano solo di pubblicare i soliti noti, o chi dimostra per altre vie la propria commerciabilità, il resto della cultura come fa a svilupparsi? Pensiamo davvero che il pensiero umano si riduca ai libri, alle idee, alle storie raccontate dai testi editi dai grandi nomi dello scenario nazionale e internazionale? La rete è più democratica del mercato, e molti piccoli editori si sono adeguati a questa democratizzazione, dando spazio agli autori sconosciuti. Qualcuno dice che c'è tanta ignoranza che affiora. Bene, la rete è democratica e chi è veramente ignorante o non interessante viene subito fatto fuori. Non è una buona garanzia? E poi, tra i pubblicati con grossi editori, vogliamo veramente dire che non vi sono libri "ignoranti" o "vergognosamente commerciali" che andrebbero cancellati dalla storia? Per favore.....

24-Cosa pensi dei self?
Ho già risposto sopra. Penso che sia espressione della democraticità della rete. Se ce la fai, oltre ad aver ben lavorato con la promozione, vuol dire che il tuo lavoro vale. E non devi dar conto a nessuno. Anzi, dopo sono gli altri e i big che inseguono te per vendere, alla faccia delle critiche che regnano sempre in tutti i contesti in cui una novità fa paura.

25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Per me è follia pura. Ma è una mia opinione, e siccome non sono un genio potrei anche sbagliare.

26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare anche con le proprie forze?
Oggi in Italia, purtroppo, ritengo che senza una conoscenza non si riesca nemmeno ad ottenere l'indirizzo per contattare la CE. Ripeto, è una mia opinione e potrei avere solo convinzioni errate. Le CE potrebbero anche aiutarmi a cambiare opinione, no ?

27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Purtroppo sono nato con il computer, e tra l'altro sono web master anche del mio sito, per cui non posso odiare la rete, ma sui social ho qualche pensiero contrastante. Sono effettivamente uno strumento utile, ma anche una vera croce ed un pericolo per certi aspetti. Comunque li uso per restare in contatto con il mondo, e ovviamente promuovere le mie attività culturali. Sono un potente mezzo di comunicazione se usati correttamente, e personalmente sto via via affinando le capacità di moderazione nell'uso di questi mezzi di comunicazione di massa. Bisogna, insomma, usarli con molta attenzione.

28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Ah devo dire praticamente speciale. Pensa che l'altra mattina mi hanno fermato in treno. Tre ragazze avevano riconosciuto "l'autore de I CADUTI DI PIETRA", e hanno voluto farmi sapere che molti studenti avevano portato il mio libro all'esame di maturità, probabilmente come argomento a scelta o integrazione del programma d'esame, e queste cose fanno piacere.

29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Assolutamente no, se dovessi stravolgere il significato del mio testo. Ovviamente cambierebbe la situazione se dovessi cambiare alcune cose per rendere il libro più professionale, anche perché devo sicuramente fare tanta strada e accetto consigli. Ma cambiare il senso di ciò che si scrive per vendere, quello no, non lo tollero.

30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
La diffidenza delle persone verso la storia. Ma devo raccontare a tutti che la mia "storia diversa", scritta anche in modo sintetico e leggero, sta ottenendo buoni riscontri e la notizia inizia a diffondersi. Pare ci sia un libro di storia, basato su ricerche scientifiche, che non annoia e che racconta addirittura di stadi persi o di graffiti disneyani ritrovati nei piani ammezzati delle regge campane. Lo chiamano I CADUTI DI PIETRA - STORIA DI UNA REGIONE IN CUI CADDE ANCHE LA REGIONE. Lo conoscete? Io ve lo consiglio!

31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Credo che senza promozione non ci sia libro, come senza fame non esisterebbe il cibo. E' la legge della domanda-offerta. C'è contatto tra domanda e offerta quando consumatore e produttore entrano in comunicazione, quando si conoscono, e soprattutto si conosce il paniere di prodotti da cui scegliere. Come si dice: la pubblicità è l'anima del commercio.

32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Di prepararsi ad un'impari lotta tra ore di lavoro continuato e risultati che appaiono scarsi. Ma chi la dura la vince. Capito il senso?

33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
La storia della mia famiglia, e lo studio di foto storiche all'università. C'erano sempre monumenti, palazzi storici, piazze, stadi, chiese e altri beni culturali deturpati o violentati che facevano da background al soggetto principale, spesso soldati. Ma come sappiamo, la storia che ci viene raccontata riguarda sempre il soggetto umano, e pochissime volte lo sfondo dell'evento, ed ho capito che bisognava dare voce anche a questi "caduti di pietra". Eccomi qui, che facciamo ne parliamo ?

34- I personaggi sono reali o inventati?
Tutto assolutamente reale, documentato e studiato dopo attenta ricerca. E' si un saggio storico "diverso", ma basato sulla scienza e l'analisi e non sulla fantasia.

35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Non ho bisogno di sostegni quando decido di iniziare un nuovo percorso. Individualista o pazzo maniaco egocentrico? Per niente, è che solo noi stessi possiamo veramente capire se quel percorso ha probabilità di vedere la luce, e doversi basare su eventuali spinte esterne può essere fuorviante. Inoltre, ascoltare chi ci sconsiglia di fare qualcosa "perché tanto non hai conoscenze, o c'è tanta gente che lo fa", è controproducente perché deprime ancor prima di iniziare, e qualche volta nasconde anche una certa invidia, no?

36-Ultimo libro letto?
La reggia di Carditello - tre secoli di fasti e feste.... di Nadia Verdile.

37-Che genere leggi?
Soprattutto storici e fantascienza, ma anche libri d'inchiesta. Ho sempre in mente i libri che ho letto sulla strage di Ustica. Mi ricordano come è facile trovarsi nel luogo sbagliato, al momento sbagliato, e con lo "stato sbagliato".

38-Come scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Difficile da dire. Anzi, confesso, non so rispondere.

39-A quale autori non sai rinunciare?
Robert Edsel, Orwell, Edgar Allan Poe. Tra gli italiani sicuramente Paolo De Marco, professore universitario e storico davvero bravo.

40- Di cosa hai paura?
Della stupidità umana, quindi della violenza e del pregiudizio. Qualcosa che subisco continuamente anche io, per vie traverse, essendo del sud. Ci sono tanti pregiudizi sul sud italia, e potrei scrivere trattati chilometrici. Ma non voglio alimentare polemiche, e chiudo qui la risposta.

41-Dove vorresti vivere?
Nooooooo questa domanda è politicamente scorretta! Non posso rispondere....

42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Troppi, tra cui fare caffè speciali fatti con panna e cioccolato, o con simboli di supereroi sopra, tipo il mio caffè Batman. Chi li vuole vedere, purtroppo, deve richiedere amicizia su fb! Sono in bacheca.

43-Qual è il tuo sogno più grande?
Vivere in un mondo pacifico, dove la gente possa sentirsi tranquilla, non schiava dell'economia o dei soldi, né vittima di guerre, pregiudizi, fame o carestie. Mi piacerebbe vivere in un mondo che proietta le sue forze sulla vita e non sulla morte. E' un sogno assolutamente irrealizzabile, e sono un ottimista. Non c'è alcuna volontà, nella maggior parte degli esseri umani, di arrivare all'annullamento del male sul pianeta. Non è solo una questione di poteri forti, di lavaggio del cervello mediatico, etc, ma purtroppo una chiusura mentale dell'essere umano, e fino a quando non avverrà una miracolosa evoluzione del pensiero non credo potrà mai cambiare qualcosa.

44-Ti piacciono gli animali?
Molto, e non so scegliere tra cane e gatto. Sicuramente l'indipendenza felina è affascinante, ma anche l'estremo sentimento di amicizia del cane è qualcosa che fa innamorare di questi fratelli a quattro zampe.

45-Credi nella magia e nel paranormale?
No, credo nella scienza e nelle giustificazioni mentali che l'uomo deve necessariamente creare per spiegare momentaneamente dei fenomeni che non capisce. Non dimentichiamo che per secoli, soprattutto nel medioevo, si bruciavano le persone tacciandole di stregoneria per semplici fenomeni naturali. L'uomo si affida alla fede per spiegare ciò che non può ancora spiegare, e alla stregoneria per tentare di controllare ciò che ancora non può nemmeno immaginare. Ogni fenomeno ha una spiegazione, ma ci vorranno millenni per spiegare determinati misteri. Per il momento credo che uno dei pensieri più realistici e corretti sia quello della geniale Margherita Hack. Un'atea che era più umana di tanti stregoni e falsi profeti. Sai quante risate si faranno gli uomini del futuro pensando a noi?

46-Come ti immagini tra vent'anni?
Non mi immagino per niente. Io vivo proiettato al futuro, non per il futuro. E' diverso, e soprattutto consente di vivere il presente senza dimenticare il passato, e giustamente l'avvenire. Chi vive solo in una direzione, secondo me, è già morto. Tutto un equilibrio sopra la follia insomma ;)

47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Polvere di piselli di Paolo De Marco. Perché? Leggetelo e poi mi direte.

48-A che età hai iniziato a leggere? E con quale libro?
Non ricordo assolutamente. Però ricordo il libro che mi ha più colpito quando ero ancora ragazzetto. Proprio un libro su Ustica, visto che nell'anno della strage io ero bambino, ma con la tv già si entrava in contatto con la realtà, e dopo pochi anni ho comprato autonomamente quel libro che mi ha sconvolto.

49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Sto completando un libro di fiabe, che nasce dai personaggi inventati per mia figlia, e sto già completando le ricerche per il successivo capitolo de I CADUTI DI PIETRA, più altri due libri in cantiere da scrivere in collaborazione con altre persone. Si, diciamo che i progetti ci sono. Incrociamo le dita?

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Non prendetevi mai troppo sul serio. Il primo che prende in giro Giuseppe Russo....è...Giuseppe Russo. E scusate una divagazione sul tema. I puntini sospensivi sono una nuova forma di comunicazione, come le emoticons, e se certi "grandi della letteratura" sono certamente geniali nello scrivere storie e narrare una parte della società, è anche vero che qualche volta dimostrano di non saper cogliere al volo i cambiamenti epocali. A chi mi riferisco?...fate vobis :) e tanti puntini sospensivi a tutti.



Grazie Giuseppe per questa intervista! 

Qui di seguito lascio il link all'anteprima de "I caduti di pietra" 
--> http://suitcasedilibri.blogspot.it/2015/10/anteprima-i-caduti-di-pietra-di.html







Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...