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lunedì 26 ottobre 2015

#Rubrica:Books become film: #1Colpa delle stelle di John Green e l’omonimo film di Josh Boone

Cominciamo questa nuova  rubrica mensile con un libro che ci ha veramente colpite, emozionate fino alle lacrime e fatto riflettere sulla vita e sugli affetti, stiamo parlando di Colpa delle Stelle di John Green e la trasposizione cinematografica di Josh Boone.








                                                       Titolo : Colpa delle stelle                                                          
Autore: John Green
Genere:young adult
Pagine: 356
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo cartaceo: €13,60
Prezzo ebook:€9,99







Colpa delle stelle Film
    Regia  Josh Boone
              Cast: Shailene Woodley-Hazel Grace
       Ansel Elgort- Augustus Waters
             Titolo originale: The Fault In Our Stars.
     Genere:Drammatico
  Durata :125 min.
Uscita: giovedì 4 settembre 2014
                                                          




Il libro


E’ un romanzo che non ti aspetti, che  vale la pena di essere letto, non solo per il tema delicato che viene trattato, quello della malattia,  ma perché ti sa coinvolgere e ti affezioni ai personaggi.
Hazel Grace e Augustus Waters sono i due giovani protagonisti , la ragazza ha  17 anni e dei tumori vicino ai polmoni, che combatte da molti anni mentre Gus 18 anni, per un cancro osseo ha dovuto sacrificare una gamba.
In quest’ età così difficile i due ragazzi si  incontrano, si conoscono e si innamorano con un sentimento puro e sincero che va oltre la malattia, infatti loro non si sono legati perché affrontano un tumore ma perché semplicemente si trovano come idee, come modo di pensare, come interessi.
 Il loro primo incontro avviene ad una riunione del gruppo di supporto, Hazel non crede che chiacchierare e confrontarsi con altre persone malate le sia d’aiuto per affrontare il suo dolore, ma su suggerimento della madre vi partecipa.
Hazel, affronta la vita, con il sorriso non scoraggiandosi mai e cercando di riuscire a vivere al meglio nonostante le molte limitazioni che incontra tutti i giorni.
E’ ossessionata da un libro che si intitola “Un’imperiale afflizione”, lo rilegge molte volte fino allo svenimento in quanto non si capacita del fatto che non ci sia una fine e che l’autore dopo dieci anni non abbia ancora pubblicato un seguito.
Hazel Grace si sente in colpa per il dolore che provoca sia nei confronti dei suoi genitori ma anche in quelli di Gus che a poco a poco si ritrova innamorato della ragazza.
Il successo del libro, secondo me, non è tanto dovuto al tema che viene trattato, ma credo sia perché è scritto in maniera delicata e soprattutto si attiene alla verità dei fatti. Mi spiego questo libro non ci racconta favole, storielle spensierate e felici ma ci fa capire com’è la realtà.
Hazel nonostante le difficoltà e il dolore che prova scherza sugli effetti collaterali che le provoca il decorso della sua malattia, vorrebbe essere una ragazza normale che va a scuola, esce con le amiche, va a ballare e che ha una relazione con un ragazzo.
Vuole una vita “normale” insomma, dove quando esce di casa tutti non si girano a guardarla, per giudicarla, per  impietosirsi o semplicemente per curiosità, vorrebbe avere una speranza per il futuro.
Questo romanzo, ti pone davanti degli interrogativi, delle domande sulla vita, sulle relazioni, sul poco tempo che abbiamo per amare e farsi amare dagli altri
Questo libro  ti obbliga a fermarti a riflettere sulle cose che si accadano e che basta un attimo perché tutto cambi, un secondo, un soffio e ti ritrovi da solo o non ci sei più.
E’ triste vi chiederete?
 No è la realtà, e alcune volte i libri oltre a far sognare devono anche raccontare quello che succede nella vita di tutti i giorni, devono parlare di sofferenza e di dolore ma anche di speranza in qualcosa di migliore.
“ Il mondo non è un ufficio esaudimento desideri”.
Così dice Hazel ed è vero purtroppo non riusciamo ad avere tutto quello che vogliamo, o che ci auspichiamo di riuscire ad ottenere dalla vita, molte volte ci scontriamo con la dura realtà.




Il film


Il regista Josh Boone
Il regista, a mio avviso, ha voluto realizzare una pellicola molto verosimile al libro, questa sua scelta per me è importante perché non si è inventato nulla di nuovo ma è stato attinente a quello che veniva raccontato.


Shailene Woodley- Hazel Grace
Il clima che si respira durante la visione del film è molto sereno e non ho provato compassione o pena in nessun momento per la sorte dei protagonisti così com’era anche nel libro.

Gli attori scelti per il ruolo dei due ragazzi li ho trovati molto azzeccati per la parte che hanno interpretato, Shailene è riuscita a rendere Hazel molto dolce e sensibile mentre Augustus è volutamente impacciato sempre con quel suo mezzo sorriso che nel corso del libro ci viene descritto.

Alcuni parti narrative sono state eliminate dal regista per riuscire a rendere la pellicola più scorrevole e veloce per non annoiare lo spettatore.


Ansel Elgort-Augustus Waters
Ho apprezzato molto che il film sia stato realizzato con una sorta di rispetto verso il tema trattato nel libro e l’approccio del regista è avvenuto in maniera cauta non puntando il dito eccessivamente sull’emotività della storia e del tema trattato che poteva far leva sulla sensibilità delle persone.

Inoltre riesce ad alternare momenti di leggerezza e umorismo a quelli di forte pathos.

La coppia Shailene e Ansel ha un’ottima intesa e rende il loro rapporto molto naturale e spontaneo ed alcune volte non servono le parole per loro ma basta un semplice scambio di sguardi.

Questo film poteva rovinare questo bellissimo libro ma per fortuna non è stato così, anzi ha saputo trasportare e dare dei volti reali e verosimili a Hazel e Gus.





 Un saluto da Valentina e Alice

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