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lunedì 2 novembre 2015

#Recensione: "Lettera a un bambino mai nato" di Oriana Fallaci



Buongiorno a tutti! 
Questa mattina voglio emozionarmi un po' regalando anche a voi la mia recensione di Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci. 


Oriana Fallaci era una grande scrittrice e una grande persona. Puoi solo amarla o solo odiarla: ma alla fine finisci irrimediabilmente per amarla. Una donna dal carattere forte, ostinata e orgogliosa. Pubblica con Rizzoli "Lettera a un bambino mai nato" nel 1975 con una prima tiratura di 80.000 copie. Il successo è immediato. 
Non è lei la donna del libro.  Tutt'al più, dice, le assomiglia come può assomigliarle qualsiasi donna del nostro tempo che vive sola e che lavora e che pansa.
Oriana dedica questo libro a tutte le donne, dice:




A chi non teme il dubbio
a chi si chiede i perché
senza stancarsi e a costo
di soffrire di morire
A chi si pone il dilemma 
di dare la vita o negarla
questo libro è dedicato
da una donna
per tutte le donne 













Stanotte ho saputo che c'eri: una goccia di vita scappata dal nulla.


Così inizia il romanzo di Oriana Fallaci: con una goccia di vita scappata dal nulla. Spesso ci poniamo il dilemma se dare la vita o negarla. È giusto vivere, è giusto morire? Soprattutto in una civiltà come quella di oggi, dove mille sono i pensieri e infiniti sono i problemi: è giusto dare alla luce un bambino? 
Oriana Fallaci, nel libro, racconta al bambino che porta nel ventre quali potrebbero essere i problemi che sarà costretto ad affrontare una volta nato. Sia se nascerà donna, sia se sarà uomo. Spiega come sia difficile per una donna farsi accettare dalla società, soprattutto in campo lavorativo; come sia complicato per una donna riuscire a farsi apprezzare per l'intelligenza e non solo per la bellezza della sue forme. Spiega come una donna sia costretta a lottare continuamente per dimostrare i suoi valori e far valere i suoi pensieri. 
Un uomo non dovrà lottare per farsi accettare. Però nemmeno per un uomo la vita è semplice. Proprio perché è un uomo gli chiederanno di portare fardelli più pesanti, di non piangere e di uccidere alla guerra, o di essere ucciso.

Ho adorato questo romanzo sin dalla prima riga. L'ho adorato per la forza che emana, per il coraggio, la passione, gli ideali. L'ho amato perché non si può fare a meno di amarlo. 
Il senso della vita, la voglia di vivere, di dichiarare al mondo intero di esserci; tutto questo è racchiuso in queste pagine, scritte sotto forma di diario, dove la donna del romanzo elenca al suo bambino tutti gli ostacoli che dovrà affrontare se deciderà di venire al mondo. E anche questo è un punto forte del romanzo: la donna, madre protagonista, lascia al figlio la scelta se nascere e vivere, o morire. 
In questo monologo si ritrovano temi fondamentali della vita: l'amore, la passione, il desiderio, gli ideali, la lotta per la sopravvivenza, la giustizia e l'ingiustizia, il bene e il male. 


In un mondo dove la sopravvivenza è violenza, la libertà è un sogno, la giustizia è un imbroglio, il domani uno ieri e l'amore una parola dal significato non chiaro.  


In tutto questo, Oriana, spiega al bambino come però lui può cambiare questo mondo, diventando onesto e sincero, né uomo né donna, ma persona, perché la persona è quella che distingue l'essere umano da un animale qualunque; la capacità di pensare e di amare, di agire secondo il giusto. Di non permettere a nessuno di abusare di qualcuno; diventando una persona forte con i prepotenti e gentile con i deboli, una persona di valore, con una mente sua, capace di ragionare senza farsi schiavizzare da una civiltà mediocre e da falsi ideali. 


La vita è una strada di sassi. Sassi contro cui si inciampa, si cade, ci si ferisce. Sassi contro cui bisogna proteggersi con scarpe di ferro. Ma neanche questo basta, perché mentre proteggi i piedi c'è sempre qualcuno che raccoglie una pietra per tirartela in testa. 


Oriana lascia al bambino la scelta. Ma lei lo avverte, dicendogli che lui si è attaccato al suo ventre dal nulla, e che la vita è bella, anche quando è brutta, perché niente è peggiore del nulla. E niente è più bello della vita stessa. 
Impossibile non amare questo romanzo. Perché è impossibile non amare la vita.







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