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mercoledì 10 febbraio 2016

#Intervista a Flavia Cantini




1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Grazie a voi per l'intervista! Certamente :)
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Mi chiamo Flavia, classe 1987, sognatrice, poliedrica, con la "testa tra le nuvole". Sto cercando di costruirmi una carriera unendo i miei studi nel settore video a quelli nel social media marketing.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Ho sempre detto, e dico ancora, che il mio colore preferito è il verde. Forse perché amo la natura, i prati, i boschi, le passeggiate nel verde, appunto. E perché è il colore della speranza e io non ho ancora perso la speranza di realizzare i miei sogni.
4-Tre aggettivi per descriverti
Sognatrice, determinata, creativa
5-Come dicono di te gli altri?
Che ho tanta fantasia, che scrivo bene, che sogno ad occhi aperti-
6-Il giorno più bello della tua vita?
Amo pensare che debba ancora arrivare :)
7-Una cosa che ti rende felice?
Non c'è una sola cosa. Ma posso dire che la realizzazione dei miei sogni sarebbe la cosa che mi renderebbe più felice :)
8-Tre persone che stimi?
Stimo chiunque non si arrende. Chi continua a combattere tutti i giorni nonostante le difficoltà. Stimo chi crede sempre e comunque nei propri sogni.
9-Sei mai stato deluso/a?
Certo che sì. Purtroppo.
10-Hai tatuaggi?
No
11-Cos’è per te la  scrittura?
Il mio rapporto con la scrittura è viscerale, è qualcosa che mi viene da dentro, un’urgenza, una chiamata da parte di una storia e dei personaggi a fare sì che, attraverso il mio intervento creativo, possano vedere la luce. Scrivere è una grande soddisfazione, è lasciare la fantasia libera di volare. La scrittura è come un fuoco che mi brucia dentro e che non si placa fintanto che non ho portato a termine il racconto o il romanzo. Sento un grande senso d’appartenenza nei confronti della scrittura.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Direi a nessuno in particolare. La mia scrittura è mia, l'ispirazione mi viene "da dentro" e seguo soltanto me stessa mentre scrivo.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Fosse per me scriverei soltanto di notte e dormirei di giorno :D Diciamo che alterno ma le pagine più intense o cruciali le ho scritte tutte di notte. E il mio romanzo più recente, "Il professionista" l'ho scritto interamente di notte.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Un misto di entrambe. Certe volte parto e scrivo di getto, guidata dall'ispirazione del momento. Altre volte rifletto a lungo su cosa scrivere e come scriverlo.
15-Scrivi a mano o al computer?
La stesura definitiva al computer ma, spesso, scrivo le bozze a mano su un'agenda.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
A 18 anni. Mi cimentai con la stesura di un romanzo davvero difficile, un drammatico che raccontava la follia del protagonista. Una storia dura che, alla fine, non sono riuscita a portare a termine e che è rimasto incompiuto e ormai introvabile. Si intitolava "Incubo".
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
Certo. E pensavo che sarebbe stato semplice. Sapevo scrivere, mi piaceva. E allora era logico, nella mia mente di bambina, poter fare la scrittrice "da grande".
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Per alcuni sì. Ci sono scrittori/scrittrici di professione. Certo, è complesso farlo diventare un lavoro, anche perché è riconosciuto con difficoltà come un lavoro dalla società in generale e per essere riconosciuto scrittore devi raggiungere vette molto alte che, per un motivo o per un altro, non sono facilmente raggiungibili da tutti.
19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se si poi la segui?
Spesso sì ma la mia scaletta è passibile di moltissime modifiche in base all'ispirazione del momento e a nuove situazioni che mi vengono in mente "in corsa".
20-Scrivi in ordine cronologico?
Non necessariamente.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Partiamo dal presupposto che, quando mi sento ispirata, scrivo ovunque :) Se c'è però un luogo che ho riservato alla scrittura è un piccolo angolo di verde vicino casa, con piante e una grande roccia. Lì la fantasia prende il volo.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Ok, cominciamo :D
Inizio con l'idea di una trilogia, ad oggi incompiuta, dal titolo "Notti senza luna" e "Notti senza luna - Il Male e  l'angelo". E' fantasy, la protagonista è Selene, una ragazza solitaria che ha il compito di combattere, nell'ambito del paese dove vive, i demoni colonizzatori che vogliono sostituire la razza umana.
Passiamo poi ad un drammatico, "Storia di un Collegio". L'amara vicenda è raccontata, anni dopo, dallo stesso protagonista che però non può farsi riconoscere. Riuscì a fuggire dalla follia di un collegio/convento in cui risiedeva da studente fuorisede.
Poi sono tornata al fantasy con "Esiliato sulla Terra". L'elfico protagonista, prima di essere incoronato re sul  suo pianeta, come tradizione, deve trascorrere un periodo imprecisato di esilio su un altro pianeta. E questo pianeta è la Terra. Come potrà affrontare la difficile prova di vivere, solo ed emarginato, in questo nostro mondo diametralmente opposto al suo?
Arriviamo a più recente, uscito su Amazon il 17 gennaio 2016, un drammatico dal titolo "Il professionista". E' ambientato nell'attuale crisi economica e in una società dove la disoccupazione, soprattutto giovanile e per gli "over" è terribile. Un romanzo crudo ma che sa, allo stesso tempo, conservare buoni sentimenti e il valore profondo di un'amicizia. Un romanzo scritto interamente di notte. Un romanzo che colpisce, un romanzo toccante. Un romanzo ingiusto. Ingiusto come la crisi. Un romanzo forte. Forte come l'amicizia vera.
Saverio, un giovane laureato volenteroso che versa in condizioni di tragica povertà, dopo aver cercato disperatamente e inutilmente lavoro, un giorno riceve una mail di convocazione a un colloquio da parte di un'Agenzia di Assicurazioni.
Fiducioso, va al colloquio ma, una volta lì, scopre che l'Agenzia è tutta una copertura per una rete di killer "regolatori di conti" che cercano sempre nuovi collaboratori.
Il ragazzo è spiazzato, non potrebbe mai immaginare di uccidere qualcuno. Ma, ormai, i capi dell'Organizzazione lo hanno visto, conoscono il suo nome e i suoi dati e non vogliono testimoni scomodi.
L'unica soluzione è accettare.
Ma a che prezzo?

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Tre romanzi sono stati pubblicati da piccole case editrici. Altri due invece li ho auto pubblicati.
24-Cosa pensi dei self?
Li considero un trampolino di lancio. Spesso piccole case editrici non pubblicizzano il lavoro dell'autore, spesso le case editrici non trovano una determinata storia compatibile con la loro linea editoriale. Con i self, l'autore ha comunque la possibilità di farsi conoscere e di divulgare al mondo il suo scritto.
25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
Io non lo farei mai. Però chi vuole farlo è liberissimo di provarci.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Conoscenze sicuramente come è vero il sole. Poi, in certi casi dove il romanzo ha avuto un clamoroso successo  grazie al passaparola, allora le grandi CE, fiutando l'affare, se ne interessano e lo pubblicano a loro nome.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Sì, tanto che voglio  sviluppare sempre di più la mia carriera nel social media marketing. Per un autore possono essere un interessante strumento per promuovere i suoi romanzi e farsi conoscere dal pubblico.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Vorrei sempre averne molti di più XD Comunque, li apprezzo moltissimo  e vorrei mantenere un bel rapporto e un filo diretto con chiunque abbia l'interesse di seguire i miei personaggi e le mie storie.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Ascolterei la proposta ma, come dico sempre, non scenderei mai a compromessi. Se piace la mia opera così com'è bene, se ci sono da fare piccole e ragionevoli modifiche anche, ma se si tratta di stravolgere la natura dei protagonisti e il loro destino, allora no.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
La mancanza di supporto, il dover cercare da sola modi e canali per pubblicizzare i miei romanzi e farli conoscere a più gente possibile. La mancanza di un canale distributivo dedicato proprio a promuovere gli autori emergenti. Tutto sta nella promozione, nel avere strumenti per portare il proprio romanzo davanti al grande pubblico, potergli dare un'occasione di essere letto e giudicato.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Fondamentale. Puoi anche aver scritto la storia più bella del mondo ma se non la leggerà nessuno sarà come se tu non l'avessi mai scritta. I libri devono circolare, farsi conoscere e, magari, essere apprezzati da qualcuno che possa "trascinare" il pubblico a leggerli. Così ci sarà il successo.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Di perseverare. Di non lasciarsi affondare da critiche, delusioni, porte in faccia. Di continuare a scrivere anche quando getterebbe la spugna. Di essere forte e intraprendente.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
Parlando del mio più recente romanzo, il drammatico "Il professionista", mi ha ispirato la crisi e la disoccupazione giovanile. Ho pensato alla trama nel 2011 durante una passeggiata solitaria sulla spiaggia in un uggioso pomeriggio invernale.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Inventati. Hanno vita propria, destino proprio e mi vengono in mente come se chiedessero proprio a me di farli esistere in questo nostro mondo attraverso la mia scrittura.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Me stessa XD La mia fantasia e la mia determinazione.
36--Ultimo libro letto?
Diciamo pure letto e riletto per l'ennesima volta XD "Il novizio del diavolo" di Ellis Peters, un giallo medievale che devo rileggere ogni quel tanto perché l'ho apprezzato tantissimo.
37-Che genere leggi?
Adoro il fantasy, i gialli medievali e la saggistica.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Assolutamente dalla trama che deve coinvolgermi e parlare proprio a me.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Premettendo che considero la singola trama e non il singolo autore, non posso rinunciare ai romanzi medievali di Ellis Peters e Candace Robb.
40- Di cosa hai paura?
Della malattia e della fine delle cose e dell'esistenza.
41-Dove vorresti vivere?
In mille posti diversi. Finlandia, Irlanda, New York, Los Angeles, Las Vegas... In posti stimolanti e ricchi di opportunità.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Leggere, ascoltare musica metal, collezionare fumetti Disney, passeggiare nel verde.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Essere sempre in salute e realizzarmi professionalmente costruendo una carriera che unisca il video al social media marketing.
44-Ti piacciono gli animali?
Li adoro!
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Sì e mi affascina da sempre.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Spero con una carriera ben avviata e tutti gli attuali desideri realizzati.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Non posso non citare Tolkien e Il Signore degli anelli. Un capolavoro epico del fantasy.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Che io ricordi, ho sempre letto eheh. Leggevo tanti libri, non ricordo il primo XD
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Sì, dopo la pubblicazione de "Il professionista" è venuta a trovarmi un'altra storia e già ho appuntato la trama, seppur ancora in modo sommario. Anche qua, sarà una storia particolare. Il protagonista si troverà a compiere scelte non scontate, com'è nel mio stile.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Credete sempre nei vostri sogni anche se non si stanno realizzando. Magari lo faranno domani, ma se smettete di crederci non potrete mai saperlo.



Grazie a Flavia per l'intervista!



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