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mercoledì 3 febbraio 2016

#Intervista a Lorenza Bartolini

1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Certamente! Il Lei mi fa sentire troppo vecchia.

2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Ho lavorato per anni nel settore della ristorazione, nello specifico bar e pasticcerie, poi, due anni e mezzo fa, per amore mi sono trasferita dalla Toscana al Piemonte. A Torino, lavoro nella ditta di mio marito, ma a marzo avrò un nuovo lavoro a tempo pieno: diventerò mamma.

3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
I colori che più adoro sono il verde e il rosso. Il verde, come quello dei prati e degli alberi. Sono cresciuta in campagna e in una città, tutta di cemento, mi sentirei soffocare. Per fortuna che a Torino non abitiamo proprio in centro e vicino casa c’è uno splendido parco. Il rosso, invece, come l’amore. Amo mio marito, e amo la mia famiglia, per me sono la cosa più importante che ci sia.

4-Tre aggettivi per descriverti
Pigra, dormigliona, lunatica (infatti sono del Cancro, segno governato dalla luna).

5-Cosa dicono di te gli altri?
Spesso mi hanno fatto notare che sono troppo impulsiva e tendo a dire quello che penso, senza mezze parole, ma io non lo considero un difetto. Odio le persone ipocrite.

6-Il giorno più bello della tua vita?
Per adesso direi il giorno in cui sono partita per il viaggio di nozze. Ho realizzato un sogno che avevo fin da adolescente: visitare il Giappone. Ancora non posso crederci di essere stata a Tokyo, Kyoto, Hiroshima… è stato un po’ come sognare a occhi aperti, per 15 giorni. Sono volati troppo velocemente e appena tornata in Italia, ho detto a tutti che prima o poi ci sarei ritornata. Ma se penso al futuro, non posso fare a meno di pensare al giorno in cui stringerò tra le mie braccia, per la prima volta, mia figlia.

7-Una cosa che ti rende felice?
Le tartarughe e le Sailor Cose (come le chiamo io!). Adoro, anzi amo, le tartarughe! Ho oggetti che le raffigurano sparsi per tutta casa: da statuette, a candele, cuscini, portachiavi, bigiotteria, peluches… Di tutto e di più, diciamo! Invece come il termine “sailor cose”, indico tutto ciò che ruota intorno a Sailor Moon, famoso anime giapponese, che adoro alla follia. Possiedo una vera e propria collezione di statuette e gashapon di tutte le guerriere sailor. Sì, ho 33 anni, ma una passione è una passione!  Quindi, qualsiasi cosa che mi verrà regalata, riguardante le tartarughe e le sailor, io sarò felice come una bambina.

8-Tre persone che stimi?
Mia mamma, che mi ha trasmesso l’amore per la lettura, nei momenti difficili si è sempre mostrata ottimista. Mio marito, perché mi sopporta e so benissimo di avere un carattere tremendo. Per ultimo, anzi ultima, una nota stilista inglese,Vivienne Westwood, creatrice della moda punk. La sua collezione Pirate la trovo stupenda, peccato che non mi possa permettere neanche un paio di stivali!

9-Sei mai stato deluso/a?
Le delusioni fanno parte della vita e,a volte, formano il carattere di una persona. Dopo averne ricevute molte, sono diventata più diffidente e chiusa verso le persone che conosco da poco, ma appena le imparo a conoscere… le cose cambiano!

10-Hai tatuaggi?
No. Ho un piercing all’ombelico. I tatuaggi mi piacciono, ma addosso alle altre persone. Trovo le Suicide Gilrs ragazze molto affascinanti.

11-Cos’è per te la  scrittura?
Un modo per volare via, anche se per brevi istanti, in un mondo tutto mio.

12- A quali scrittori ti ispiri?
Sicuramente a Terry Brooks e Jacqueline Carey, i miei autori preferiti.

13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Di giorno. Di solito il mattino, se non sono in ufficio, o subito dopo pranzo.

14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Impulsiva, ma spesso rileggendo quello che ho scritto, dopo giorni, mi capita di modificare il testo, perché non mi convince.

15-Scrivi a mano o al computer?
Il primo libro l’ho quasi scritto tutto su un quaderno. La sera, mi mettevo a letto, cuscino dietro la schiena, cuffie nelle orecchie con musica a tema, e scrivevo tutto quello che mi passava per la testa. Il secondo, invece, tutto sul pc.

16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Circa quattro anni fa ed è stato pubblicato solo a settembre di quest’anno.

17-Da piccolo/a volevi fare la scrittrice?
No! Alle elementari dicevo di voler aprire un allevamento di cavalli. Alle medie volevo diventare archeologa (avevo visto troppe volte Indiana Jones).  Poi, ho frequentato l’istituto alberghiero di Montecatini Terme, e per dieci anni ho lavorato nel settore della ristorazione.

18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Sì, ma solo se si raggiunge una certa notorietà.

19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se si poi la segui?
Solitamente no, ma se non ho tempo a disposizione, e mi viene qualche idea che reputo buona, mi appunto delle note su un foglietto.

20-Scrivi in ordine cronologico?
Sì, per quanto riguarda il primo libro. Il secondo, invece, verso la fine, c’è un piccolo salto temporale.

21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Attualmente in salotto, vicino alla mia libreria, circondata dai miei libri.

22-Parlaci dei tuoi libri/libro.
I miei libri sono dei fantasy storici, stile George R. R. Martin, ma non mi reputo brava come lui, e di sicuro non uccido i miei personaggi a ogni piè sospinto. Entrambe le storie sono ambientate in un mondo completamente inventato, diviso tra il Regno Del Nord, il Regno del Sud e le Terre Lontane. Ogni regno ha la sua religione, che ho cercato di diversificare e spiegare, facendo raccontare ai personaggi delle storie. Il primo ha per protagonista una principessa adolescente un po’ ribelle, Marylya, ma che per il bene del suo popolo, decide di sottostare al volare del padre, per poi scoprire un mare di menzogne nascoste con l’intento di un matrimonio combinato. Il secondo, invece, ha per protagonista la figlia di Marylya, Tessa. Dal carattere completamente diverso dalla madre, si troverà coinvolta in un rapimento, che la porterà verso luoghi lontani fino a quel momento sconosciuti, e si troverà a dover fare i conti con il passato dei suoi genitori.

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Entrambi sono auto pubblicati su Create Space. Il secondo, però, attualmente è in fase di editing.

24-Cosa pensi dei self?
Grazie ai self, ho conosciuto autrici talentuose, che meriterebbero un contratto con una casa editrice, sia per la loro bravura, sia per le storie davvero originali. Ormai, nelle librerie,  si trova la solita pappa fatta e rifatta: generi che vanno ormai di moda, titoli simili, copertine quasi identiche… Lo trovo noioso! Questo succede anche tra i self, non si può negare, ma grazie a Dilahni Heemba, autrice di Nuova Terra, mi si è aperto un nuovo mondo tutto da scoprire. Purtroppo, può capitare di imbattersi anche in qualche lavoro mal riuscito. Tra errori, refusi e trame che non reggono, vengono pubblicati dei veri orrori!

25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Ognuno sceglie la strada che ritiene migliore. Personalmente, non farei mai quella scelta. Se una casa editrice mi pubblicasse, deve essere per la mia bravura e non per i miei soldi.

26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Ritengo le prime quasi fondamentali per avere un successo immediato, ma questo non vuol dire che non si possa raggiungere certi risultati con le proprie forze.


27-Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Ti offrono una vasta visibilità, perciò sono una delizia, ma in un mare di self, si rischia di non essere notati.

28-Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Per adesso direi ottimo, ma sono ancora pochini…

29-Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Una domanda a cui è difficile rispondere… Istintivamente mi verrebbe da rispondere di no, ma riflettendoci, forse sì. Dipende da come e da quanto lo dovrei stravolgere e, una volta fatto, se il risultato ottenuto è di mio gradimento.

30-Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Farsi notare e farsi dare almeno una chance, perché nuova tra i self e i lettori sono diffidenti. Poi, ho contattato molti blog, offrendo il pdf del mio libro per una recensione, ma a quanto pare sono tutti troppo oberati di libri, per concedermi una possibilità di farmi conoscere.

31-Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Molto, e trovo che sia molto importante anche il passaparola tra i lettori.

32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Di tenersi sempre un vocabolario a portata di mano! La nostra lingua è tanto bella, quanto insidiosa. Nel nostro paese esistono molti dialetti e farsi scappare qualche parola “sbagliata” è un attimo! Inoltre, se scrivete uno storico, non vi dovete stancare di fare ricerche su ricerche. Moda, usanze, cibo… sono tutte cose da non sottovalutare, per essere il più coerenti possibile. Anche la scelta di un buon editor, può fare la differenza tra un prodotto di buona  e pessima qualità.

33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
I due personaggi principali, in qualche modo sono ispirati alla coppia di un anime, che come ho detto in precedenza adoro in modo spropositato: Usagi e Mamoru di Sailor Moon. Tuttavia, mi sono ispirata a loro solo per quanto riguarda alcuni aspetti fisici e alla forza del loro amore. Per quanto riguarda l’ambientazione e i vestiti, direi all’epoca Tudor. La storia Tudor è un’altra mia passione, che ho coltivato con romanzi, film, serie tv e biografie.

34-I personaggi sono reali o inventati?
Sono tutti inventati. Per quanto riguarda il nome della protagonista, ho unito i nomi delle mie nonne: Maria + Lia = Marylya. Invece, per quanto riguarda Meros, mi sono ispirata alla parola greca himeros. Un’altra curiosità è sul cognome di Marylya, cioè Rhood. Pare che la parola rosa, secondo alcuni fonti, derivi dalla parola celtica rhood o rhuud, che significa rosso. Infatti, lo stemma della sua famiglia è proprio una rosa rossa.

35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Soprattutto mio marito. Senza di lui, il libro sarebbe finito sicuramente dimenticato in una cartella del pc o anche peggio.

36-Ultimo libro letto?
Lei di Henry Rider Haggard.

37-Che genere leggi?
Principalmente storici, fantasy e tutto quello che è ambientato in Giappone.

38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Di solito tendo a leggere tutto, o quasi, dei miei autori preferiti. A volte mi lascio consigliare dagli amici, ma in libreria do sempre uno sguardo ai nuovi titoli, lasciandomi catturare dalle copertine o dalle trame.

39-A quale autori non sai rinunciare?
Terry Brooks, ma devo ancora leggere le ultime due saghe, e Jacqueline Carey, che la Nord ha pensato bene di sospendermi l’ultima saga, procurandomi una grande irritazione!

40-Di cosa hai paura?
Del buio, se sono sola,  e dei piccioni. Non avete idea di quanto mi facciano schifo quelle bestie! Lo so, sono ridicola…

41-Dove vorresti vivere?
Anche se non amo particolarmente la tintarella, vorrei una casa in riva al mare. Al mattino, vorrei fare colazione davanti a una distesa azzurra, respirando l’odore della salsedine e ascoltando il canto dei gabbiani.

42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Ovviamente la lettura. Poi, sono una patita di serie tv e nei week end, mi piace visitare città, o musei, o paesi che non ho mai visto. Spesso, con mio marito, finisco in qualche castello diroccato o in una visita guidata, sempre in qualche castello.

43-Qual è il tuo sogno più grande?
Poter visitare ogni luogo del mondo.

44-Ti piacciono gli animali?
Come ho già detto, amo le tartarughe. Poi, in casa abbiamo una gatta di nome Lady e vi posso garantire che è una lady di nome e di fatto!

45-Credi nella magia e nel paranormale?
Sì, ma forse perché viaggio troppo di fantasia.

46-Come ti immagini tra vent'anni?
Con mio marito, sul divano, con una tisana calda e un buon libro.

47-Libro preferito ed autore preferito? Perché?
Il mio libro preferito è Il dardo e la rosa di Jacqueline Carey. Ho adorato l’ambientazione, i personaggi, e il messaggio che per tutta la saga si ripete: “Ama a tuo piacimento”.

48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Forse ero in seconda superiore, quando mia cugina mi prestò La spada di Shannara, facendo scattare in me la passione per il fantasy e la lettura dei libri. Già alle medie, leggevo molti manga.

49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Attualmente sto finendo la correzione del mio secondo romanzo, La Rosa e l’Oceano, proseguimento del primo. In futuro vorrei scrivere qualcosa sui pirati, ma sono ancora indecisa se scrivere una storia su Anne Bonny, o ispirarmi semplicemente a lei. Vedremo…

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Di non gettare mai la spugna e di correre sempre dietro ai propri sogni.




Grazie Lorenza per questa intervista e tantissimi auguri per la tua prossima vita da mamma, sarai splendida ♥ ! 


L'anteprima de "La rosa e il deserto" la trovate a questo link: 





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