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mercoledì 2 marzo 2016

#Intervista a Salvatore Cernigliaro



1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Grazie a voi per questa grande occasione. Certamente!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Mi chiamo Salvatore - per tutti Salvo - e sono un disoccupato per passione! A parte questo, sto ancora cercando di trovare la mia strada, magari nel campo dell'editoria e della computer grafica.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Il mio colore preferito è il nero, ma questo farebbe di me una persona.. cupa e solitaria? Ho così tante sfaccettature che Pirandello avrebbe potuto prendermi ad esempio per un suo romanzo. So essere leale, onesto e spesso tendente alle battute squallide per strappare un sorriso. Poi, però, può capitare che preferisca la buona e cara solitudine per ascoltare i miei stessi pensieri. Il nero vale ancora per descrivermi?
4-Tre aggettivi per descriverti
Melodrammatico, logorroico e scansafatiche!
5-Come dicono di te gli altri?
C'è chi mi considera una buona spalla a cui appoggiarsi, altri probabilmente no. Mi piace sganciare consigli su richiesta e gli altri lo sanno.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Non appena li vivrò tutti, stilerò una classifica! Non c'è ancora un giorno eclatante, ma so che arriverà!
7-Una cosa che ti rende felice?
I dolci della mia ragazza, vale come risposta?
8-Tre persone che stimi?
Quei santi dei miei genitori non mi hanno ancora diseredato, quindi rientrano bene nella cerchia. Poi ci sarebbe Ilaria, l'altra santa che vorrebbe persino portarmi all'altare. Mi ucciderà prima, lo so.
9-Sei mai stato deluso/a?
Chi non lo è stato?
10-Hai tatuaggi?
Neanche uno.
11-Cos’è per te la  scrittura?
Cos'è un aereo? Uno strumento che ti trasporta dall'altra parte del mondo. Un cannocchiale? Ti permette di vedere le vite degli altri senza farti notare. E un sogno? Quello ti permette di volare senza ali, ma è capace di farti sprofondare nel buio senza una ragione valida. La scrittura è la capacità di dettare le regole del gioco, di creare e disfare tutto senza farsi venire i complessi del Dio.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Probabilmente, quello che più mi ha segnato è stato Carlos Ruis Zafòn, con il suo stile minuzioso e mai noioso. L'ansia e la suspance di Stephen King e i dialoghi diretti di Andrea Camilleri, sono stati per me fonte di grande ispirazione nelle mie storie.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Quando scrivo ho bisogno dell'assoluto silenzio, cosa che accade tendenzialmente di notte.
14-Ti definisci uno scrittrore impulsivo o riflessivo?
Tendenzialmente impulsivo, ma ogni tanto bisognerà pur rallentare per ragionare.
15-Scrivi a mano o al computer?
Ho scritto a mano, ma ho sempre preferito farlo al computer.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Avrò avuto dodici anni. Presi un quaderno e cominciai a scrivere "Harry Potter e la rosa di cristallo". La Rowling avrebbe adorato quelle venti paginone!
17-Da piccolo volevi fare la scrittore?
Volevo fare l'astronauta, il pompiere e il medico, credo tutti e tre nello stesso momento.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Di cultura non si campa, in Italia [cit.] C'è chi scrive e campa, come giornalisti o blogger di un certo calibro. Nel nostro caso, invece, penso dipenda soprattutto dalle case editrici e le carte che giocano per evidenziarti.
19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se si poi la segui?
Assolutamente no, sono disordinato come non mai. La storia deve andare avanti come se fosse la vita vera, con tutti i suoi imprevisti non programmati.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Tendenzialmente sì, ma mi lascio trasportare da qualche flashback occasionale.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Probabilmente il posto migliore è stato lo studio del padre della mia ragazza. Quello stanzino pieno di libri è l'antro delle meraviglie.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Potrei parlarvi di intrighi e giochi di potere in una Ferrara del '500. Di un soldato inglese a caccia di ufficiali nazisti dopo la seconda grande guerra, o di uno scrittore che si perde nella mente di un suo vecchio amore, ma nessuno di questi è stato pubblicato per mia scelta. Posso però parlarvi del mio primo e unico romanzo pubblicato, dove un commissario burbero e di buon cuore resta invischiato in una fitta ragnatela di leggende e miti di Palermo. La storia di un conte castigato dalle dicerie popolari, che lo additano come uno stregone malvagio e senza scrupoli, ma che forse in realtà possedeva più cuore di tutti. I soldatini del conte è probabilmente il mio romanzo più riuscito, speranzoso che tutti siano capaci di dargli un'occasione.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Editi con la buona e cara Lettere Animate Editore!
24-Cosa pensi dei self?
Ci vuole tanto coraggio e spirito d'avventura, ma se si riesce a sfondare significherà pur qualcosa.
25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
Non giudico male chi paga per farsi pubblicare. Giudico male chi si fa pagare per pubblicare.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Se la tua storia riesce a colpire tante persone, perché non dovrebbe farlo con una grande CE?
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Croce in entrambi i casi, li detesto. Li uso per farmi conoscere, ma confesso di aver chiesto ad alcuni amici di darmi una mano a monitorare le mie pagine.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Quando ne avrò una cerchia, vi farò sapere!
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Voi no? Se sono interessati alla tua storia, significa che in quella storia ci credono. A volte bisogna fare dei sacrifici per poter raggiungere il successo, per poi dettare le proprie regole del gioco. Quando una grossa CE viene a chiedervi una cosa simile, accettate e aspettate di avere quella grossa fetta di lettori che vi seguono. A quel punto sarà il vostro turno, vostro soltanto, l'arduo compito di proporre qualcosa di non modificato dalla CE che vi ha lanciato.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
La mancanza di una vera e propria promozione? Penso sia normale per un piccolo scrittore, soprattutto quando gli altri si aspettano una recensione di ricambio o un favore. Non è una cosa bella, ma questa è la dura realtà.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Nessuno avrebbe conosciuto l'Apple se non si fosse creato un sistema di promozione. Fate un po' voi.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Credici ragazzo, credici ragazza. Abbi fede e cuore, perché un giorno sarai capace di grandi cose.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
La mia Palermo.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Alcuni inventati, altri no. Il Conte è realmente esistito, così come Antonio Badalamenti e la cara Santa Rosalia. Quest'ultima lascio a voi decidere, per carità.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Famiglia, amici e soprattutto lei: la mia Ilaria.
36--Ultimo libro letto?
Il mercante di libri maledetti, Marcello Simoni
37-Che genere leggi?
Spazio su qualsiasi genere, a patto che l'argomento possa intrigarmi.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Credete nell'istinto? Se ciò non bastasse, lascio solo che sia la trama a guidarmi.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Zafòn, fai uscire il quarto capitolo della saga!
40- Di cosa hai paura?
Di me stesso.
41-Dove vorresti vivere?
Non vorrei muovermi da Palermo, se possibile.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Ho un'insana passione per i film e i videogiochi.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Raccontare le mie storie anche quando non ci sarò più. Un sogno troppo ambizioso?
44-Ti piacciono gli animali?
Sì, certo!
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Ho l'impressione che qualcuno mi stia osservando mentre stilo quest'intervista.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Dovrò stilare di nuovo un'intervista, ma questa volta con una rivista specializzata. Spero che le giornaliste siate voi!
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Il gioco dell'angelo di Carlos Ruis Zafòn. Leggetelo, capirete il motivo. 
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Non lo ricordo neanche, ma i cari e vecchi Piccoli brividi si sono divorati una generazione!
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Trovare un buon lavoro, scrivere qualcosa che lasci il segno e… magari farmi un caffè.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?

Leggete suitcasedilibri, comprate I soldatini del conte e non smettete di sognare. Ringrazio le care Alice e Valentina per il tempo concessomi, a presto!


Grazie a Salvatore per l'intervista!


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