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mercoledì 16 marzo 2016

#Intervista a Valeria Pecora


 
1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Grazie a voi per il tempo che mi dedicherete. Certo che possiamo darci del tu!

2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Mi chiamo Valeria Pecora, ho 33 anni e abito in Sardegna.  Lavoro come guida turistica e accompagnatrice/vigilatrice di minori durante i soggiorni estivi. Amo leggere (moltissimo!), adoro scrivere, stare all’aria aperta. Mi piace andare al mare, fare lunghe passeggiate, visitare mostre e musei, andare al cinema, a teatro, nelle librerie e…..pasticcerie!

3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Il mio colore preferito è il rosso. Esprime l’amore e la passione che vivo per il mondo e per chi mi circonda.

4-Tre aggettivi per descriverti
Ironica, intelligente e simpatica.

5-Come dicono di te gli altri?
Lasciamolo dire agli altri!

6-Il giorno più bello della tua vita?
Quando mia madre tornò a casa nostra, dopo un lungo periodo di degenza in ospedale. Fu come rinascere per la seconda volta.

7-Una cosa che ti rende felice?
Respirare aria buona a pieni polmoni.

8-Tre persone che stimi?
Mio padre Michele, la mia amica Michela e l’artista Pablo Picasso.

9-Sei mai stato deluso/a?
Tante volte, è lo scotto da pagare se vuoi essere felice.

10-Hai tatuaggi?
No, non ho tatuaggi perché temo il dolore, sono una gran fifona! Adoro però vederli sulle altre persone.

11-Cos’è per te la scrittura?
Il mio mondo.

12- A quali scrittori ti ispiri?
Oddio….è una domanda imbarazzante. Non credo di potermi ispirare a scrittori, loro hanno uno stile irraggiungibile e inimitabile. Diciamo che adoro molto la cruda dolcezza di Erri De Luca, il romanticismo delle sorelle Bronte, la fedeltà alla vita di Giovanni Verga.

13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Mai di notte. Solo di giorno.

14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Impulsiva direi! L’impulsività rispecchia proprio la mia natura più intima anche se ovviamente il lavoro di revisione è pienamente riflessivo e lento, ragionato.

15-Scrivi a mano o al computer?
Assolutamente al computer.

16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Due anni fa.

17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
Da bambina non ho mai vissuto la scrittura come sogno o mestiere che avrei voluto fare da grande. Scrivere per me, essere scrittrice vuol dire “essere” prima di tutto. Ho sempre vissuto il mio amore per le parole come una seconda pelle.

18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Sì. Ovviamente ci vuole tanto talento, sacrificio, impegno e una montagna di fortuna!

19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se si poi la segui?
No, non scrivo scalette.

20-Scrivi in ordine cronologico?
No. Mi piace utilizzare spesso la tecnica dell’analessi.

21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Casa mia, in silenzio assoluto.

22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
I miei libri sono  radicati nel mondo, attaccati alla vita. Io per esempio non potrei mai scrivere fantasy. Adoro troppo l’esistenza umana, le sue imperfezioni, la sua melma e il suo oro….per lasciarmi sfuggire questa grandiosa possibilità di raccontarla, in tutti i suoi sensi . Il mio libro si intitola “Le cose migliori” e affronta tanti temi: la malattia di Parkinson vista con gli occhi dei bambini, la maternità, l’amore e la precarietà lavorativa contemporanea.

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Il mio libro “Le cose migliori” è stato pubblicato dalla casa editrice Lettere Animate.

24-Cosa pensi dei self?
A me non piacciono, preferisco essere seguita da un editore ma penso che sia una buona possibilità per farsi conoscere.

25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Non lo trovo giusto. Se pensi che il tuo lavoro valga, lo devi rispettare tu autore in prima persona senza cedere alla pubblicazione a pagamento.

26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Credo che da soli sia molto difficile farsi notare da una grande casa editrice. Credo che l’ideale sarebbe rivolgersi alle agenzie letterarie oppure partecipare ai concorsi promossi dalle grandi CE.  

27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Adoro i social network, penso abbiano un grande ruolo nell’aiutare a promuovere un libro.

28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Ottimo, mi piace sapere le loro opinioni e sensazioni.

29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Non credo accetterai, l’editing è indispensabile….ma stravolgere il senso del romanzo per vendere più copie lo trovo senza senso.

30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
La grande difficoltà è che il mio libro non è disponibile nelle librerie fisiche (a parte alcuni punti vendita dove l’ho portato io personalmente). Per il resto io e l’editore ci stiamo spendendo molto per la promozione del mio libro.

31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
La promozione per il successo di un libro è fondamentale, assoluta.

32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Di non scoraggiarsi se gli inizi sono duri e sconfortanti. Bisogna prendere tante porte in faccia prima di migliorarsi e arrivare ad un livello “pubblicabile”. Quindi consiglio di non perdere la pazienza e la passione a chi si affaccia nel mondo della scrittura.

33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
La mia storia “Le cose migliori” è stata ispirata dalla volontà di voler raccontare per la prima volta il punto di vista dei familiari di un malato e non del malato.

34- I personaggi sono reali o inventati?
In parte sono reali e in parte inventati.

35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
La mia famiglia.

36--Ultimo libro letto?
Terapia di coppia per amanti di Diego De Silva.

37-Che genere leggi?
Narrativa contemporanea

38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Dipende, dalla trama o dalle recensioni. Dalla mia curiosità di voler affrontare nuovi temi oppure dalla fama di autori che mi hanno già conquistato con i precedenti libri.

39-A quale autori non sai rinunciare?
Ammaniti, Niffoi, Murgia.

40- Di cosa hai paura?
Della morte delle persone che amo.

41-Dove vorresti vivere?
A Lisbona.

42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Mi piace andare in palestra.

43-Qual è il tuo sogno più grande?
Continuare a poter pubblicare i miei libri e a far conoscere le mie storie.

44-Ti piacciono gli animali?
Molto. Vivo con cinque gatti a casa mia.

45-Credi nella magia e nel paranormale?
Mi terrorizzano e affascinano nello stesso tempo per cui non mi sono mai voluta interrogare troppo.

46-Come ti immagini tra vent'anni?
Con tanti capelli bianchi, lo stesso sorriso, due figli e una casa con giardino. Ovviamente con mio marito.

47-Libro preferito ed autore preferito? Perché?
La vedova scalza di Salvatore Niffoi perché mi ha letteralmente salvata da un periodo buio e fragile della mia vita.

48-A che età hai iniziato a leggere? E con quale libro?
Il brutto anatroccolo, un libro di fiabe regalato dai miei genitori. Avevo sette/otto anni credo.

49-Progetti per il futuro? Un nuovo libro nel cassetto?
Continuare a lottare per la felicità. Sto lavorando alla revisione del secondo romanzo.

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Continuate anche a voi a leggere, a scrivere e come ha scritto Bukowski:
“Se vuoi provarci, fallo fino in fondo. Altrimenti non iniziare!”

Grazie a Valeria per l'intervista!
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