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mercoledì 27 aprile 2016

#Daisy Franchetto [INTERVISTA]

1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Certo!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Questa è sempre la domanda più difficile per me. Allora. Da sempre mi occupo di relazione d'aiuto. Prima in comunità psichiatriche e poi come counselor. Da quando è nato mio figlio, però, mi dedico molto alla scrittura.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Mi piacciono il viola, il nero, il blu scuro e il porpora. Penso che la mia preferenza per questi colori denoti una certa tendenza all'introspezione.
4-Tre aggettivi per descriverti
Idealista, creativa, discreta.
5-Come dicono di te gli altri?
Mio figlio dice che sono bella, gli altri non lo so.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Il giorno in cui ho visto per la prima volta mio figlio.
7-Una cosa che ti rende felice?
Avere una giornata intera da dedicare alla scrittura e alla lettura.
8-Tre persone che stimi?
Non mi vengono dei nomi in particolare. In generale, stimo chi ha il coraggio delle proprie azioni, chi ha a cuore il benessere di tutti.
9-Sei mai stato deluso/a?
Sì, certo. Mi rendo però conto che la componente egoica nella delusione è molto alta.
10-Hai tatuaggi?
Tre. Una falena alla base del collo, un gufo sulla spalla sinistra e un serpente che si morde la coda sulla pancia.
11-Cos’è per te la scrittura?
È un momento di catarsi, di profondo contatto con me stessa. Un modo per rielaborare ciò che mi accade.
12- A quali scrittori ti ispiri?
A nessuno in particolare. Ho adorato Philip Pullman, per quel che riguarda il fantasy.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Se ce la faccio, di giorno. Però ogni momento va bene.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Riflessiva. Impiego molto tempo a scrivere e sono spesso costretta a fermarmi. Invidio tantissimo gli autori che scrivono un romanzo all'anno.
15-Scrivi a mano o al computer?
Computer.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Sei anni fa, durante la gravidanza. Dovermi fermare per un po' mi ha dato la possibilità di tentare strade nuove.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
No, la missionaria laica.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Se per lavoro si intente qualcosa di remunerato in base al proprio impegno, allora raramente. Purtroppo. Ma ci si può provare.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
Preparo una scaletta a pioli molto distanziati. La seguo, ma la ritocco spesso.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Sì, ma nei miei romanzi ci sono spesso degli sfasamenti temporali.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
No, basta che sia un luogo rilassante.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
I miei libri compongono una trilogia, attualmente sono disponibili i primi due episodi. La protagonista è Lunar. Nei tre romanzi esploriamo la psiche di Lunar e visitiamo mondi paralleli che sono metafora dei processi mentali che ognuno di noi vive. In pratica, ho ambientato i miei romanzi in un mondo fantastico che rappresenta simbolicamente la mente umana.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Sono editi da Lettere Animate Editore.
24-Cosa pensi dei self?
Penso sia un'ottima via per pubblicare. In questi anni hanno dimostrato che si può emergere pur non essendo editi da una particolare casa editrice. Il mondo dell'editoria è cambiato, non si rischia più su nuovi talenti che creano storie nuove, diverse. Se si osservano i romanzi esposti nelle librerie, sembra di rivedere lo stesso libro riproposto in mille forme diverse. Il self sta dando l'occasione al diverso di emergere. Certo, ci sono anche molti self che si scopiazzano a vicenda.
25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Non credo sia la via più corretta. Le case editrici che chiedono denaro non hanno particolare mercato e non hanno intenzione di investire sull'autore. Meglio il self a questo punto.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Non ne ho la più pallida idea. Non ci sono mai arrivata neanche vicino. Forse sono vere entrambe le cose, anche se credo che le conoscenze spalanchino porte che altrimenti resterebbero chiuse.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Utilizzo Facebook e poco altro. Non sono molto portata. Credo siano croce e delizia a seconda delle proprie caratteristiche.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Quali lettori? No, scherzo. Qualche lettore ce l'ho pure io. Le occasioni in cui ho potuto incontrarli a qualche presentazione o virtualmente sui social è stato emozionante e arricchente. Poter scambiare opinioni con chi ha letto i miei libri è appagante.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Se stravolgere significa venire meno al senso del romanzo, risponderei molto sinceramente di no. È abbastanza chiaro cosa fa vendere i romanzi. Se questi elementi non ci sono nei miei, non è perché non ne sia capace, ma perché non sono nelle mie corde. Se invece il cambiamento rimane in linea con il progetto iniziale, perché no? Visto mai che riesco a incontrare i gusti del grande pubblico una volta tanto?
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Trovare il giusto canale, la modalità più corretta per far conoscere i miei romanzi. Farne cogliere il valore. Ci sono molte pubblicazioni in giro, è difficile trovare il modo di portare l'attenzione sulla propria creatura. Inoltre, il genere fantasy che è quello più vicino alle mie opere ,non gode di buona reputazione al di fuori della cerchia che lo ama. È, a torto, considerato un genere per forza leggero, poco impegnato e scritto con superficialità.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Molto, è indispensabile.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Intanto mi scuso se mi permetto di dare consigli. Direi quello che ripeto a me stessa: scrivete ciò che vi entusiasma. Raccontate storie che vibrano dentro di voi.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
L'ha ispirata un dolore e il contatto con una persona che se ne è andata troppo presto.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Inventati
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Mio marito, gli amici veri, il mio editore e, non ci crederete, altri scrittori emergenti che fanno il tifo per me. Un grande aiuto anche da Francesca Pace che mi aiuta con la promozione.
36--Ultimo libro letto?
Anime Eterne di Lina Giudetti.
37-Che genere leggi?
Qualsiasi cosa, anche le etichette degli alimenti.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Ultimamente mi capita di conoscere gli scrittori che hanno realizzato i romanzi che leggo, e questo fa la differenza. Poi mi attirano le sinossi e le copertine.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Murakami per citarne uno vivente.
40- Di cosa hai paura?
Ho paura e sono fatalmente attirata dalla stessa cosa: l'ignoto.
41-Dove vorresti vivere?
Esattamente dove vivo, se mi spostassi andrei in un luogo di mare o al lago.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Mi piace dipingere, cucinare e curare le piante.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
In questo momento, poter continuare a scrivere romanzi che appassionino le persone.
44-Ti piacciono gli animali?
Sì, molto.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Credo che nella nostra vita ci sia molta magia non vista.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Seduta davanti a uno schermo intenta a scrivere il mio nuovo romanzo.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perché?
Difficile sceglierne uno. Per non far torto a nessuno, ne nomino uno che secondo me supera ogni termine di paragone: Il Piccolo Principe, perché è poesia, fantasia, filosofia tutto insieme.

48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Ho iniziato con un libro illustrato delle fiabe di Andersen. Non ricordo quanti anni avevo con esattezza.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Sto scrivendo il terzo e ultimo episodio della mia trilogia.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Più che un consiglio uno stimolo. Considerate la vostra vita dal punto di vista della morte. Contro ogni previsione, la prospettiva non è solo ribaltata, ma stravolta.


Grazie a Daisy per l'intervista!

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