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mercoledì 18 maggio 2016

#Alessandro Petrelli [INTERVISTA:50 SFUMATURE D'AUTORE]




1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Assolutamente si.
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Sono uno studente di Fisioterapia. Amo leggere, scrivere, mi appassionano l’arte e la musica classica , suono il pianoforte nel tempo libero, seguo il calcio e tifo Inter.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Il verde. Verde speranza. Dobbiamo mettere sempre un po’ di verde nella nostra vita, anche nei periodi neri…
4-Tre aggettivi per descriverti
Curioso. Caparbio. Intraprendente.
5-Come dicono di te gli altri?
Non saprei, spero cose belle… ma dalle critiche ho imparato tantissimo.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Spero sia domani. Lo spero ogni giorno.
7-Una cosa che ti rende felice?
Mangiare.
8-Tre persone che stimi?
Posso scriverne soltanto tre? Peccato… allora: Einstein, Steve Jobs, Leonardo, Van Gogh. Scusa ma non sapevo chi eliminare tra questi quattro.
9-Sei mai stato deluso?
Certo. Succede a tutti. Serve anche questo nella vita.
10-Hai tatuaggi?
No.
11-Cos’è per te la  scrittura?
Quando scrivi, dai vita a pensieri che normalmente nessuno saprebbe esternare, a frasi che normalmente nessuno saprebbe dire… nemmeno tu stesso. E’ questa la scrittura: è la parte più nascosta della tua anima che si scaglia contro il foglio sotto forma di inchiostro.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Mi piacciono molto Dan Brown, Steven King e Paula Hawkins.

13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Di giorno mi vengono le idee migliori. Di notte le dita si muovono meglio sulla tastiera.
14-Ti definisci uno scrittore impulsivo o riflessivo?
Dipende. Un po’ e un po’.
15-Scrivi a mano o al computer?
Al computer.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Qualche anno fa.
17-Da piccolo volevi fare lo scrittore?
Ricordo che inventavo sempre storie e mi dicevo: da grande vorrei fare questo lavoro, inventare storie.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Penso che per gli autori la scrittura è e resterà sempre una mera passione. Poi se un giorno i guadagni ti permetteranno di vivere solo di scrittura… magari, sarebbe un sogno!
19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se si poi la segui?
Si, sempre. Metto parole chiave su dei fogliettini di carta e ne seguo perfettamente l’ordine.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Nel primo romanzo si. Nel secondo (che sto scrivendo adesso) no, è una storia a saltelli tra passato e presente.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
La mia camera.
22-Parlaci del tuo libro?
E’ un thriller ambientato nel Salento. Descrive la bellezza della mia terra e racconta una storia ricca di colpi di scena e di personaggi particolari. Ho preso tante sfumature interessanti del mio carattere e del carattere di persone che ho conosciuto nella mia vita, e da lì ho costruito i personaggi.  Riguardo la trama, non so come mi è venuta, le idee mi vengono durante la giornata e pian piano si accumulano e costruisco una storia. Ma se adesso mi guardo indietro e mi chiedo cosa mi ha ispirato non so rispondermi.

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
E’ uno. Ed è edito.
24-Cosa pensi dei self?
Non ci ho mai pensato. Ho sempre puntato a trovare una casa editrice, NON a pagamento.
25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
Il lavoro dell’autore è scrivere. Sono le case editrici che devono investire. Ma questo è il mio punto di vista.

26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Non ne ho idea. Ma credo che se uno è un bravo autore alla fine ci arriverà, anche senza conoscenze.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Dipende dall’uso che se ne fa. Non bisogna fare dei social un modo per apparire ciò che si vorrebbe essere ma che in realtà non si è. Se vuoi essere qualcuno lascia stare i social e rimboccati le maniche. La differenza tra ciò che sei e ciò che vorresti essere sta in quello che fai.
Per gli autori sono molto utili. La promozione sui social ormai è tra le migliori.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Beh, il mio libro è uscito da poco e dunque ho ancora poca esperienza a riguardo. Per ora è buono, ci messaggio sui social e mi confronto con loro ascoltandone i pareri. Serve tantissimo e mi emoziona tanto.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Forse no, ma dipende da cosa intendi per stravolgere. Comunque non mi sento in grado di rispondere, dovrei trovarmi nella situazione per potertelo  dire. Ma posso dirti che ci tengo molto e credo tantissimo in ciò che faccio, quindi l’idea di stravolgerlo non mi piacerebbe tanto.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Non è semplice farsi notare in mezzo a tanti bravi autori. E poi dalle statistiche siamo uno dei Paesi che legge di meno, ma se mi guardo intorno vedo tanti bravi autori emergenti. Spero che ognuno avrà ciò che si merita.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
E’ molto importante. E’ la promozione a dare visibilità al libro inizialmente. Poi se se si innesca il passaparola diventa tutto in discesa.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Di farlo per passione. Scrivere è stupendo, ha effetti benefici. E di credere sempre in se stessi e in ciò che si fa. Come dice Stephen King: “Saper scrivere è seducente”.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
L’input è stato vedere San Foca (il paesino sulla costa adriatica nel quale ho ambientato il libro) in una notte d’inverno: strade deserte, case disabitate, vento forte e gelido… come in un film dell’orrore!
34- I personaggi sono reali o inventati?
Inventati, ma con caratteristiche di persone che conosco, e con i nomi di persone a me vicine.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Inizialmente il mio amico Gianmarco. Gli dicevo che avevo voglia di scrivere un libro ma non mi mettevo mai a farlo sul serio, e lui mi diceva: “devi inziare a scrivere, e devi farlo adesso”. Poi mentre costruivo la trama gliene parlavo per ascoltare il suo parere, mi è stato molto molto utile. E’ stata sua l’idea di aggiungere un sogno che fa il protagonista tra un capitolo e l’altro.
Poi Laura, la mia ragazza, mi ha sempre incoraggiato e ha sempre creduto in me. Quando cominci a scrivere il tuo primo libro ti sembra di stare facendo una cosa più grande di te, hai bisogno di incoraggiamento, e lei me ne ha dato tanto.
Ed infine la mia professoressa di italiano delle scuole medie. L’ho sempre stimata come persona, è una donna molto acculturata e disponibile. Per questo ho deciso di contattarla mentre scrivevo il mio libro, sapevo che fosse la persona giusta!
36--Ultimo libro letto?
IT di Stephen King.
37-Che genere leggi?
Thriller, horror, e anche libri sull’arte e sulla scienza.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Le prime cose che mi attirano sono copertina e titolo. Poi valuto la trama. L’autore è indifferente.
39-A quale autore non sai rinunciare?
Dan Brown. E’ magnifico.
40- Di cosa hai paura?
Del buio. Dopo un secondo passato al buio l’adrenalina invade il mio corpo.
41-Dove vorresti vivere?
Sogno una casa al lago immersa tra verde e montagne. Ma per ora sto bene a casa mia.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Adoro suonare il pianoforte, mi fa evadere in una maniera assurda. Mi piace anche tanto giocare a calcio.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Se te lo dico non si avvera… ma ovviamente riguarda la scrittura.
44-Ti piacciono gli animali?
Adoro gli animali, soprattutto i cani. Hanno quel qualcosa che manca all’uomo per essere perfetto.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
No, e non mi è mai capitato nulla per farmi cambiare idea.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Con una splendida famiglia, degli adorabili bambini, e una mensola piena di libri con il mio nome sulla copertina.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
“La ragazza del treno” di Paula Hawkins. Racchiude tutte le caratteristiche che amo: mistero, macabro, personaggi particolari, colpi di scena. Ho anche scritto su facebook a Paula Hawkins ciò che penso del suo libro. Lei mi ha ringraziato e mi ha augurato buona fortuna con il mio. Mi sono emozionato.
48-A che età hai iniziato a leggere? E con quale libro?
Durante le scuole elementari leggevo solo libri di scienza. Poi ho cominciato con i romanzi. Non ricordo il primo romanzo, ma ricordo il primo thriller: “Il pittore che visse due volte” di Chris Paling.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Diventare un bravo fisioterapista e scrivere tanti libri. “Un nuovo libro nel cassetto?” No, è già sulla scrivania ai primi capitoli.

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Di credere sempre in stessi e di ritenersi fortunati, la scrittura è un dono, e i nostri libri sono le orme che lasceremo in questo mondo… per sempre!



Grazie a Alessandro per l'intervista!


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