Black Angels / White Demons
Sinossi:
Bethany Jones è una giovane donna che abita a Morrell Town, un tranquillo paese degli Stati Uniti sperduto e dimenticato da Dio. Un giorno nella casa accanto alla sua, rimasta disabitata da che lei ne ha memoria, si trasferiscono tre individui. Due ragazzi e una ragazza, di poco più grandi di lei. Uno di loro in particolare, Will, attira la sua attenzione e ben presto finisce per innamorarsene. Tuttavia Will e gli altri due non sono esattamente umani, cosa ne sarà dell'amore di Beth quando lo scoprirà? E cosa sono in realtà Will e gli altri due? Beth riuscirà ad accettarli per quello che sono oppure il peso della verità sarà troppo gravoso sulle sue deboli e umane spalle?
Nel frattempo una minaccia incombe su Morrell Town e suo malgrado Bethany si ritroverà coinvolta. Come uscirà da questa spinosa situazione? E a quale prezzo?
Una storia d'amore, di fiducia e di mistero.
Estratto:
-Will, che cosa sei? E Jay e Thiara sono come te, vero?- ci riprovò lei.
Will, scrutando il suo volto, si ritrovò a prendere una decisione.
O cancellare la memoria della ragazza, rischiando di compromettere le sue attività celebrali per sempre, o dirle la verità.
Rivelarle il suo segreto.
Will imprecò.
-Scheiße!-
Non avrebbe toccato la sua mente, con il rischio di lasciarla rimbambita a vita.
-COSA SIETE, WILL?- domandò lei con un urlo angosciato.
-Siamo… siamo…-
-Cosa?!-
-Verdammt!- imprecò di nuovo.
L'autrice:
Mi chiamo Rory Myth, sono nata a Milano nel 1992, ora vivo sulle sponde del lago di Varese, ho un lavoro da modella e frequento l'università. Amante delle storie e dei libri fin da quando ero piccola, mi sono cimentata di recente nel mondo della scrittura per sostenere, con l'acquisto dei miei libri due associazioni con cui collaboro.
Si tratta di due case famiglia (una per bambini fino ai 12 anni, l'altra per ragazzi fino ai 18 non compiuti (dopo aver raggiunto la maggiore età dovranno essere avviati al mondo del lavoro e quindi non sono più sotto la tutela della casa famiglia), problematici e senza famiglia)... sono gestite da due parroci e appunto essendo no profit sopravvivono grazie ai finanziamenti di privati, statali e della curia che riescono a coprire per buona parte le spese di gestione, vitto e alloggio dei cuccioli (io i bimbi e ragazzi li chiamo così), libri e materiale da cancelleria per la scuola e il catechismo ma non hanno abbastanza denaro per ammodernarsi.. Ai cuccioli mancano oggetti di tipo ludico, banalmente un mazzo di carte nuovo, peluche, giochi... questi sono carenti e/o talmente vecchi che sono tutti rovinati... spero con i miei libri di poter intervenire quantomeno dal punto di vista ricreativo...
I miei cuccioli vi ringraziano fin d'ora per per il sostegno che gli date e gli darete!
https://www.amazon.it/dp/B01IFESMRU
***
Il dubbio-Io non ti lascio
Sinossi:
Greice è una giovane mamma che cerca di tenere a bada in tutti modi un ex marito che la rivuole con se. Lou, miliardario dispotico e abituato ad averla sempre vinta non la lascerà andare tanto facilmente. La storia si complica quando nella vita di Greice entra, per pura fatalità, il giovane Person, capo della sicurezza di un circolo privato in cui accadono "strane cose". Parallelamente uno sconosciuto che corrisponde fisicamente al suo ideale di uomo incrocia la sua strada. Greice giunge alla conclusione che l'uomo perfetto per lei debba avere i soldi di Lou, l'arguzia di Person e la fisicità del giovane sconosciuto.
Estratto:
“Non voglio sprizzare timore da tutti i pori e poi lui sembra abbia aspettative alte rispetto a me e mi ritiene interessante, altrimenti non si sarebbe preso tanta briga, però è anche vero che è lecito capire lui cosa pensi a questo punto.
«Saprei come convincerti...».
Non aggiunge altro la sua voce è calda il suo tono calmo. Ho un brivido, e forse ha ragione, sembra uno che la sa lunga.
«Ascoltami bene, con te vorrei fare un gioco, per rendere la cosa più eccitante, se ti va»
Gioco? Cos'è questa presa di posizione adesso? Quest'uomo mi sta spiazzando. Del fatto che sia sicuro di sè adesso ne ho avuto una prova lampante, senza contare che sa come prendermi, ha capito che giocare sulla mia curiosità è la strada giusta.
Mi tiene all'amo, lo devo ammettere. Questo perfetto sconosciuto vuole giocare, e mi ha trovato nello spirito di ricambiare la cosa.
Voglio saperne di più. Ancora di più.
Che gioco sia.
Mi scopro ad aspettare con impazienza le sue prossime parole. Ormai lo sto anche idealizzando nella mia mente, è quella maschera non mi fa più nemmeno tanto schifo, anzi era sexy Person, con quell'abito dal taglio perfetto e quel bicipite duro come il marmo, da sentirlo ancora sotto le mani, adesso in quest'istante, semplicemente pensandoci.
E poi profumava, profumava parecchio di buono, mi sembra di sentire per un attimo, quel profumo di fresco, di campi di cotone in una perfetta giornata primaverile e ne rievoco la memoria con piacere.
Raggiungo la mia camera, mi stendo sul letto a pancia sotto e sollevo le gambe, incrociandole. Tengo il telefono all'orecchio.
Schiarisce la voce lui dall'altra parte, sta per parlare. Io taccio, sono tutta orecchi.
«Dal tuo silenzio, direi che ci stai pensando e vorrei pendere per buona quella frase che dice... “chi tace acconsente”».
Chissà perché me lo immagino in questo momento, sotto quella maschera che ride con le sue labbra sottili e definite e come se mi ricordasse qualcuno che conosco ma che non riesco ad identificare. Adesso che ci penso somiglia a... forse a Lou quando ride sollevando un solo angolo della bocca?
No, ma che dico, sto idealizzando parecchio e poi ero troppo sconvolta per metterlo a fuoco.
«Va avanti» lo esorto. Voglio capire questo gioco in cosa consiste. Mentre sono al telefono mi giro una ciocca di capelli tra le dita, così scarico tensione.
Tra me e una quindicenne civettuola in questo momento c'è pochissima differenza, tranne per l'aspetto anagrafico.
«Spero di avere risvegliato in te un certo interesse, sarò sincero. Ti ho vista nel locale la prima volta dagli schermi a circuito chiuso. Eri così spaesata, spaventata...» inspira poi espirando profondamente, continua «…così bella. Mi hai colpito subito con quella tua espressione smarrita...»
Non lo interrompo, ascolto attentamente.
«...ti sembrerà strano, come lo è stato per me quella notte, ma nel momento in cui ti ho vista, non ho avuto dubbi. Dovevo portarti via da lì, se qualcuno di quei deviati ti avesse anche solo sfiorata...»la sua voce è calda e sensuale. L'enfasi che mette nel pronunciare questa confessione mi sta risvegliando le farfalle nello stomaco «...avrei potuto anche ammazzarlo».
Cosa? Ma che dice, ho capito bene?.
Un po’ mi lusinga, un po' mi spaventa. Non ho nemmeno il tempo di chiedere una spiegazione che lui mi anticipa. Mi sento in imbarazzo.
«Non parli? È normale, posso capirti. Comunque scherzavo e ti giuro che come capo della sicurezza non ho mai ammazzato nessuno se questo può servire a scagionami!»
Biografia:
Maria Francesca Mattera è una giovane mamma che vive in un posto tranquillo del sud Italia con i suoi tre bambini. Adora leggere e i suoi autori preferiti sono Tiffany Reisz e Gabriele D'Annunzio.
I suoi libri nascono da Wattpad dove a raccolto centinaia di migliaia di visualizzazioni e consensi.
***
Il Canto di Gillian
Sinossi :
Jennyfer Riverwood muore nell’incendio di una vecchia casa oramai disabitata nel tentativo di salvare il fidanzatino Markus. La disgrazia è stata provocata dai compagni di classe dei due, figli di famiglie molto influenti che permettono loro di non pagare pena per il loro gesto abietto.
A distanza di ventidue anni, però, una dei responsabili della morte di Jennyfer viene uccisa da un assassino che dà connotazioni rituali all’omicidio. La paura si diffonde all’interno del vecchio gruppo.
Forse non è stato dato abbastanza peso ad un importante dettaglio: la casa distrutta non era come tutte le altre.
Link di Acquisto ebook:
https://www.amazon.it/Canto-
Link di Acquisto Cartaceo:
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Jennyfer Riverwood muore nell’incendio di una vecchia casa oramai disabitata nel tentativo di salvare il fidanzatino Markus. La disgrazia è stata provocata dai compagni di classe dei due, figli di famiglie molto influenti che permettono loro di non pagare pena per il loro gesto abietto.
A distanza di ventidue anni, però, una dei responsabili della morte di Jennyfer viene uccisa da un assassino che dà connotazioni rituali all’omicidio. La paura si diffonde all’interno del vecchio gruppo.
Forse non è stato dato abbastanza peso ad un importante dettaglio: la casa distrutta non era come tutte le altre.
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