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mercoledì 19 ottobre 2016

Francesco Ambrosio [INTERVISTA: 50 SFUMATURE D'AUTORE] online il 19/10


1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Certo figurati

2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Sono Francesco, ho 25 anni, non ho un lavoro per ora. Amo scrivere e sto coltivando da più di un anno questa mia passione.

3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Il mio è il blu. Dicono che sia il colore della profondità. In effetti sono un tipo a cui piace scavare in profondità nelle cose e nelle persone. Non mi fermo alle apparenze.

4-Tre aggettivi per descriverti
Sognatore, introverso e concreto.

5-Come dicono di te gli altri?
Non lo so, spero parlino bene. Non so dirti, non posso essere nella  testa di tutti ma credo che apprezzino la mia ostinazione nel coltivare i miei sogni e migliorarmi continuamente.

6-Il giorno più bello della tua vita?
Quando si è avverato il mio sogno. Un riscatto per la mia vita. La mia prima pubblicazione.

7-Una cosa che ti rende felice?
Scrivere e inventare situazioni fantastiche e impensabili.

8-Tre persone che stimi?
Non faccio nomi ma per la maggior parte sono persone molto creative che mi stimolano tanto e da cui cerco di imparare.

9-Sei mai stato deluso/a?
Si tantissime volte.

10-Hai tatuaggi?
No.

11-Cos’è per te la  scrittura?
Per me è un momento magico in cui non ti poni molte domande e limiti. Una sensazione quasi di estasi.

12- A quali scrittori ti ispiri?
Non ho scrittori preferiti in particolare.

13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Quando capita anche di giorno. Ho molto tempo da dedicare a questa cosa.

14-Ti definisci uno scrittore  impulsivo o riflessivo?
Impulsivo credo e magari dopo poi rifletto per assemblare meglio i pezzi.

15-Scrivi a mano o al computer?
Al computer ma a volte per trovare ispirazione stacco tutto e scrivo a mano con carta e penna. Vecchio metodo che mi aiuta a scrivere in maniera più fluida senza distrazioni. Dipende.

16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
A 24 anni.

17-Da piccolo volevi fare lo scrittore?
No l’archeologo ma si sa crescendo le aspirazioni cambiano.

18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Certo ma cerco di non ossessionarmi troppo a questa idea e continuo a farlo perché mi fa stare bene e in contatto con me stesso.

19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
Sì ho promemoria pieni. Sempre scalette che possono cambiare in corso d’opera ma almeno non ti fermi come invece rischi quando parti così senza avere idee chiare.

20-Scrivi in ordine cronologico?
Sì però amo anche i flashback e ritornare alle origini di situazioni e personaggi.

21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
La mia camera perché è l’unico posto dove posso stare tranquillo.

22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Libro. Si intitola “I guardiani dell’Efterion”. È un fantasy particolare ambientato nello spazio. Non è di fantascienza dato che non amo il genere. È piuttosto molto fiabesco con pianeti e personaggi inventati. Lo stile è molto movimentato come quello dei thriller ricco di azione e colpi di scena. I personaggi sono alieni di diverse razze che si uniscono nel nome dell’Efterion per combattere un male dalle radici antichi e portare così la pace dell’universo. Dimenticavo l’Efterion è un  immenso Tronco che tantissimi rami e radici con cui riveste la superficie di un pianetino. Da esso sarebbe stato generato l’intero universo e quindi va preservato per mantenere pace e armonia nello spazio. Questo è il compito dei guardiani. Ma l’Efterion si scoprirà avere tanti misteriosi poteri in altre cose che ho scritto e sto scrivendo. Insomma è ricco di sorprese.

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Il libro è edito dalla casa editrice romana Bibliotheka Edizioni.

24-Cosa pensi dei self?
Che secondo me non sbagliano dato che il mercato editoriale è molto orientato in questo senso.

25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
Non lo so ho poca esperienza nel settore. Da quello che vedo però anche dove non si paga per una pubblicazione per lavorare sul testo devi comunque investire di tuo. Quindi queste pubblicazioni gratuite spesso sono prove di assistenza per l’autore, non c’è promozione e il guadagno è minimo. Sicuramente ci saranno le eccezioni ma bisogna assicurarsi sempre che le condizioni contrattuali favoriscano l’autore.

26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Vorrei potertelo dire ma purtroppo non ho avuto questo grande piacere. Magari per questa domanda potremmo aggiornarci in un futuro molto lontano...

27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Li uso ma li amo a tratti. Sono croce e delizia perché molti li usano per distrarsi e non per condividere contenuti seri.

28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Con i miei primi lettori, ovvero quei pochini che ho è buono. Cerco sempre di condividere con loro le mie idee e di parlare chiaro anche sul mio libro.

29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Potrei farlo ma dipende dalle condizioni e dal periodo in cui arriverebbe questa proposta.

30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Tante perché l’esordiente è praticamente uno sconosciuto e deve fare tutto da sé. Per ora mi sto impegnando tantissimo per farmi conoscere online su social, siti, blog ecc… e adesso sono in fase organizzativa per presentazioni fisiche. Diciamoci la verità è dura però il primo riscontro con i lettori sta arrivando, negativo o positivo, ma sta arrivando. Quindi questo mi da speranza e mi motiva per il futuro.

31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Tantissimo soprattutto per gli esordienti.

32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Di farlo sempre per passione e non smettere mai di sognare.

33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
Il mio voler cercare qualcos’altro nella realtà che ci circonda.

34- I personaggi sono reali o inventati?
Inventati.

35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Tante persone sia con consigli proprio pratici sul testo che con grande sostegno motivazionale. In particolare Maddalena, una professoressa dell’orientale di Napoli che mi ha sempre sostenuto in questa mia parte creativa e tutt’ora ci teniamo in contatto. Vincenzo Ambrosanio, un insegnante di italiano con cui ho seguito un corso di scrittura. E poi ci sono tanti altri…

36--Ultimo libro letto?
Siddharta credo.

37-Che genere leggi?
Molti thriller storici e qualche fantasy originale, non proprio quelli classici medievali.

38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Trama. Poi ci sono autori di fiducia che non ti deludono mai.

39-A quale autori non sai rinunciare?
Martin Rua, Dean Lucas, Matilde Asensi…

40- Di cosa hai paura?
Di non poter scrivere tutto quello che ho in mente. Una paura molto reale.

41-Dove vorresti vivere?
A Bari.

42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Si pratico balli caraibici.

43-Qual è il tuo sogno più grande?
Che la scrittura diventi il mio mestiere.

44-Ti piacciono gli animali?
Non tanto.

45-Credi nella magia e nel paranormale?
Sì ci sono tante cose che la razionalità non può spiegare.

46-Come ti immagini tra vent'anni?
Un viaggiatore che cammina con i propri libri sottobraccio.

47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Ce ne sono tanti. Non me ne viene nessuno in mente ora.

48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
13 anni forse, il primo è stato il Codice Da Vinci.

49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Il continuo de “I guardiani dell’Efterion” e altre saghe spaziali di cui ho già scritto qualche romanzetto. Diciamo che sono nel cassetto virtuale ma lo tengo sempre aperto, non si sa mai.

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Di non mollare e di coltivare sempre le passioni anche quando la vita vuole imporci i suoi ritmi stressanti. Pochi spazi mirati per non farsi incatenare troppo dalla quotidianità. Poi siccome siamo tutti diversi, dico, questa è la mia storia, il mio punto di vista, la mia favola e prendetela come tale.



Grazie per l'intervista!


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