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mercoledì 28 dicembre 2016

Angela Parise [INTERVISTA 50 SFUMATURE D'AUTORE]



1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Ma certo, ci mancherebbe.
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Nella vita sono impiegata in un centro commerciale. Sono moglie e mamma. Quando ho tempo, oltre a scrivere, amo cucinare e ricamare.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Il blu scuro. Forse rivela che sono una persona solitaria. Amo poche cose, fatte in famiglia, in casa, in tranquillità.
4-Tre aggettivi per descriverti
Riflessiva, solitaria, precisa.
5-Come dicono di te gli altri?
Immagino le stesse cose che dico io.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Quando è nata la mia bambola. Mi si è aperto un mondo.
7-Una cosa che ti rende felice?
Se è felice mia figlia, sono felice io.
8-Tre persone che stimi?
Mia madre perché era una donna capace ed operosa; mio padre perché ha la forza di un toro; mia figlia perché ha carattere da vendere.
9-Sei mai stato deluso/a?
Il più delle volte ma non lo do a vedere e tiro dritto. Non mi piace dare questa soddisfazione.
10-Hai tatuaggi?
Tre ma non troppo vistosi. Uno per mia figlia, uno per il marito e uno per la mia mamma.
11-Cos’è per te la scrittura?
Anni fa ti avrei detto che era lo scopo della vita. Oggi è una cosa che mi fa riflettere.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Nessuno. Da un incontro avuto anni fa al Salone del libro, ho scoperto che molti autori sono infastiditi dall’essere fonte di ispirazione di noi poveretti. Da allora mi ispiro a me stessa.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Di solito a fine pasti. C’è chi prende il limoncello o il caffè: io scrivo.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Riflessiva. Se non ci penso cinquemila volte, non riesco a posare il naso sul pc.
15-Scrivi a mano o al computer?
A mano faccio le scalette. Poi mi trasferisco al pc.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Nel 1998 e quel libro, rivisto milioni di volte, gira ancora oggi che è una meraviglia (un biglietto di sola andata per Berlino).
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
Quello senz’altro. Poi ho cambiato idea nel corso degli anni.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
No. Oggi non credo a meno che non si abbiano santi in paradiso. Quel che si vede in giro, secondo me, lo dimostra.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
Sì. Sempre. Poi la seguo altrimenti sarei persa.
20-Scrivi in ordine cronologico?
L’ho fatto in un solo caso. Poi in realtà preferisco l’inserimento dei flash back. Questo però semplicemente perché scrivo saghe famigliari e memoir per cui diventa indispensabile.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
La mia sala. Mi mette in pace con me stessa.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Ne ho scritti sei e uno lo sto terminando. Cinque di questi già li conoscete: per gli altri ci vorrà ancora un po’. Ad esclusione del primo che è un romance, gli altri sono romanzi di formazione e saghe famigliari. Rischio mio, lo ammetto perché oggi è un genere che ahinoi, ha poco seguito. Peccato. Io non demordo.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
I primi tre nascono editi. Poi quando ha chiuso la casa editrice, li ho riproposti in self. Il quarto è pubblicato con casa editrice ed il quinto in self. Ho fatto un fritto misto.
24-Cosa pensi dei self?
Come ogni cosa, ha pro e contro. Il pro è che, ad oggi, la situazione delle case editrici è talmente disastrosa che il self è un buon modo per proporsi. Il contro è che è un tipo di pubblicazione senza controllo e questo ahimè, qualche difficoltà ai buoni autori, la dà.
25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Facile dire che sono contro perché è logico: se paghi, ti pubblico. Niente di più facile. Però il fatato mondo dell’editoria ci pone spesso davanti a situazioni di questo genere: ci sono grandi agenzie che anche solo per dirci che non arriveremo mai da nessuna parte, fanno pagare delle schede di lettura un sacco di euro.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Con le proprie forze????? Mmhhhhh……
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Una e l’altra. Per noi self, si svolge quasi tutto sui social poiché non abbiamo nessuno dietro le spalle ad organizzarci un’agenda. Tuttavia, molti di noi che hanno una vita privata pagano il fatto di non essere come tanti che invece, sui social, ci vivono.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Spero buono. O almeno io ci provo.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Forse no. Ma se dovessi mai accettare, poi non me ne lamenterei. In molti lo fanno e allora io mi chiedo perché mai abbiano accettato un contratto.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Come dicevo prima, la mancanza di tempo. Poche storie, chi ha più tempo da investire on line, ha più possibilità di essere acquistato e letto.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Lo dico brevemente. Senza promozione, un libro non si muove. Alle volte non si muove nemmeno promuovendolo per cui, figurati se uno non lo facesse.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Fare del punto croce???? Scherzi a parte, come ogni ambiente bisogna farsi fegato grosso e spalle larghe. Se uno è disposto, perché no?
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
Io parto sempre da eventi della mia vita, poi rielaboro a piacere.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Tutti di fantasia ma ispirati a fatti accaduti.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Mio marito. Gli altri mi guardano e si chiedono perché non faccio altro. Come capita a molte di noi.
36--Ultimo libro letto?
Il regolo imperfetto. Un bellissimo thriller storico.
37-Che genere leggi?
Qualsiasi cosa. Se non variassi, mi annoierei a morte. Poi, leggere di tutto aiuta a migliorarsi e a capire.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Dal colpo di fulmine, come il fidanzato. Se una cosa non mi attira, possono anche leggerlo tutti, io non lo compro. Se scoppia l’amore, lo divoro.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Follet e Dan Brown. Il primo specie modo.
40- Di cosa hai paura?
Dell’infelicità. Siamo tutti talmente stressati e scontenti che questo è un rischio che si corre.
41-Dove vorresti vivere?
In nord Europa. In una baia sperduta nel nulla. Pace dei sensi.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Mi piace creare. Amo il ricamo, l’uncinetto, le arti applicate e la cucina.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Per me non ne ho. Ma vorrei vedere mia figlia laureata, appagata, soddisfatta di quello che fa.
44-Ti piacciono gli animali?
Certo. Ho anche un gatto in casa che adoro.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Sì, da quando è mancata mia madre perché spesso la vedo e la sento.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Antipatica, ihihihih. Spero non più di adesso (rido).
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
La trilogia del secolo di Ken Follet. Quasi tremila pagine per cinque saghe famigliari in cinque Paesi diversi dalla prima guerra mondiale alla caduta del muro di Berlino. Una storia complessa, articolata, ricca, che ha cose da dire. Alla fine, ho pianto.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Ti faccio ridere. Ero alle elementari e mi sono innamorata del Conte di Montecristo. L’ho adorato.
49-Progetti per il futuro? Un nuovo libro nel cassetto?
Uno che uscirà prossima primavera ed uno che sto scrivendo. Sto provando a tornare al romance, però a modo mio…
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Nessuno deve permettersi di dirci se valiamo o meno. Si va avanti con impegno e si prova. In molti raggiungono scopi senza meritarselo, solo perché in quel momento gira bene. Non permettiamo a questa cosa di deluderci.

 Grazie ad Angela per l'intervista!






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