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giovedì 30 giugno 2016

Nuove uscite della Butterfly edizioni #giugno 2016

Titolo: L'amore è un rischio
Autore: Luigi Mancini
Editore: Butterfly Edizioni
Pagine: 120
Prezzo: 1,99 € (a 0,99 fino al week end)
Disponibile anche su kindle unlimited
Solo in Ebook 

Trama:

L'amore non chiede mai permesso, l'amore devasta. 

Daniele non è più il ragazzo di una volta: la prigione l'ha reso irascibile e ostile. Dopo aver pagato per colpe non sue, aver perso la fidanzata, il lavoro e il rispetto, una volta fuori il suo obiettivo è quello di vendicarsi del torto subito. Il destino però lo condurrà a Valencia per dargli una possibilità di riscatto e dimenticare il passato: sua cugina Paola, che gestisce un rinomato Night, decide di assumerlo come buttafuori e autista. 
Claire è una giovane ballerina che però non ha coronato il suo sogno e, dopo aver perso i suoi genitori in un incidente, è finita a fare la spogliarellista per potersi mantenere. Sensibile e riservata, vuole tenersi lontana dagli uomini, soprattutto da Daniele che irruente invade la sua vita: quello sconosciuto - pieno di tatuaggi e muscoli, dal sorriso beffardo e gli occhi tristi - è antipatico come pochi e maledettamente attraente... 
Ma il passato non perdona e vecchi rancori bussano alla porta e manderanno in crisi il labile equilibrio costruito dai due... 

Nessuna armatura impedirà mai all'amore di accadere. 



***



Ecco qui il primo romanzo che verrà pubblicato nella nuova collana "Love self" che raccoglierà i migliori autori di self publishing scelti dalla casa editrice Butterfly edizioni.


Titolo: Mai lontana dal mio cuore
Autore: Barbara Morgan
Casa editrice: Butterfly Edizioni
Pagine: 100
Prezzo: 1,99 € (in offerta a 0,99 per pochi giorni)
Disponibile su Amazon e kindle unlimited


Trama:

Alexandra Riley non è più la regina delle stronze, com'era stata soprannominata ai tempi del liceo. La vita, infatti, le sta restituendo con gli interessi tutto il male che ha fatto: dopo l'abbandono del padre, viene lasciata dal marito e il suo negozio di bambole è sull'orlo del fallimento.
James Jenkins, consulente finanziario incaricato da un'azienda rivale di acquisire la sua attività, irrompe nella sua vita come un uragano.
Ma chi è in realtà James Jenkins e per quale mo...tivo sembra conoscere Alexandra tanto bene?
Costretta a fare i conti con i tradimenti subiti e le delusioni quotidiane, Alexandra dovrà considerare l'idea di perdere, oltre alla sua azienda, anche il suo cuore...

L'amore ti salva sull'orlo del precipizio...




mercoledì 29 giugno 2016

Single ma non troppo di Liz Tuccillo [RECENSIONE]




Sinossi:
Essere single, o forse meglio zitelle: una maledizione o una scelta di vita? Possibile che tante donne belle, intelligenti, in carriera, non riescano a trovare un uomo che sappia amarle e proteggerle come meritano, e continuino a collezionare solo rapporti sbagliati? Se lo chiede Julie, brillante scrittrice di Manhattan, dopo una serata disastrosa con le sue quattro migliori amiche, una serata iniziata a ballare scatenate sul bancone di un bar e conclusasi al pronto soccorso. La domanda "Perché non riesco a trovare un uomo?" non se la pongono solo Julie e le sue amiche di New York, ma anche centinaia di donne in ogni parte del mondo, così Julie decide di affrontare il problema da scrittrice. Partirà per un viaggio ai quattro angoli del pianeta, dalla Francia all'Australia, passando per Roma, Rio de Janeiro, Pechino e Nuova Dehli, in un'avventurosa indagine sulla ricerca dell'amore, sul sesso, sulla passione ma anche sull'amicizia, la solidarietà, la complicità femminile. Mentre Julie viaggia e incontra donne diverse con gli stessi problemi, a New York le sue amiche continuano la loro difficile esistenza, fra tradimenti, tragici appuntamenti al buio, ricerca di donatori di sperma e battaglie per l'affidamento dei figli... Esiste una regola dell'amore? O forse il bello dell'amore è proprio non avere regole?





Recensione:


Questo romanzo è il classico esempio di ciò che amo leggere e che appartiene ad uno dei miei generi preferiti, la letteratura chick lit, se poi l’autrice è anche una delle sceneggiatrici di Sex and the city, non può  che essere  un’ottima lettura. 
E lo è stata.
In questa storia non viene più affrontato il come essere single e i perché di questa “condizione”, ma in che modo lo sono le donne oggi, infatti il titolo originale è “How to be single”.
La protagonista è Julie, che lavora come addetta stampa in una grossa casa editrice di New York, il suo lavoro le sta stretto e vuole dare una svolta alla sua vita. Ha 38 anni è ancora single e non capisce il perché, infatti come molte donne americane, anche lei è carina, intelligente e in carriera ma non ha un uomo. Julie ha quattro migliori amiche che tra di loro non si conoscono o almeno non subito.
Ognuna affronta una fase della vita diversa, chi è ancora single, chi sta per divorziare, chi vorrebbe crescere un figlio da sola e in un preciso momento quelle cinque donne si ritrovano a New York e sono ancora single.
Una sera passata per locali ad ubriacarsi e un’idea che sfiora Julie, fare il giro del mondo da scrittrice per fare un indagine sull’amore, sull’essere single e sui rapporti di coppia.
Il suo editore non è convinto di questa sua scelta, ma alla fine trovano un accordo e Julie parte per quest’avventura.
Il suo viaggio inizia dalla Francia, poi Roma, Rio de Janeiro, Australia, Bali, Pechino, India e Islanda e in ogni paese cerca di capire come vivono l’essere single le altre donne. Ci saranno delle sorprese per Julie, conoscerà nuovi tipi di rapporto d’amore, nuovi compromessi e nuovi modi di vivere una relazione.
Le sue amiche rimangono a New York e devo affrontare una serie di problemi , tra peripezie varie, tradimenti, nuovi appuntamenti, inseminazione artificiali e ricerca di un nuovo equilibrio dopo il divorzio.
Quello che accomuna tutti i paesi che visita Julie è che in fondo le donne come sempre, cercano di trovare l’Amore e che nonostante l’emancipazione, l’indipendenza e anche nuovi tipi di concessioni che fanno al partner ,alla fine per loro c’è sempre la ricerca dell’uomo giusto e di come non farselo sfuggire.
I rapporti possono essere moderni, aperti, ed essere vissuti in una maniera meno austera rispetto ad una volta, ma c’è un momento in cui la donna ritorna sempre al punto di partenza e al fatto che nonostante tutto voglia tenersi l’uomo che ama e avere un amore tradizionale.
Julie in prima persona lo sa bene, in questa sua avventura incontra un ragazzo con cui vivrà una storia d’amore, ma non è quello amore convenzionale che ci si aspetta e alla fine capisce che quello che ha fatto è sbagliato, ma che i suoi sentimenti erano veri e così può finalmente ricominciare.

Esistono delle regole in amore?

Questa è la domanda che ci fa il libro, io direi di no che ogni coppia ne può avere delle proprie, ma che in fondo non ci siano delle regole uguali per tutti.
Credo che quello che conta non è come essere single ma non pensare troppo a questa condizione, come un’etichetta attaccata addosso, che sapendo aspettare l’amore arriva e che quello che conta è ciò che siamo single o non.
Lo stile del romanzo in alcuni punti non è molto curato, ma la lettura risulta scorrevole e molto piacevole, consiglio questo libro a chi ama questo genere e a chi vuole fare un viaggio per il mondo attraverso la penna dell’autrice.
Ho letto alcune recensione basse in un market online di libri,penso che se non ami la chick lit non devi nemmeno prendere in mano questo romanzo, perché non ti piacerà, a volte purtroppo tendiamo a dare un giudizio negativo e arrivare a conclusioni affrettate, sbagliandoci.

Il film

Per me questa  è una novità perché mi sono piaciuti sia il libro che il film, premetto che sono due cose diverse.
Il romanzo è incentrato su Julie mentre il film su Alice e direi che la pellicola racconta più la vita amorosa di questa ragazza e il suo vivere da single.
Anche nel film troviamo gli stessi temi trattati nel libro, il bisogno di diventare madri ricorrendo all’inseminazione, la ricerca dell’uomo perfetto ma vengono raccontati in maniera diversa, ma non per questo il  mio giudizio è negativo.
Devo essere sincera nel dire che la trasposizione cinematografica centra poco con il romanzo, lo dico perché magari andate a vedere il film pensando che ci sia Julie che gira il mondo ma non è così.
Consiglio anche la visione del film che risulta ironico, divertente, romantico e folle ma che in un modo diverso affronta lo stesso tema del libro, il come essere single oggi.



domenica 26 giugno 2016

Liebster Award 2016

Cari lettori come state?
Oggi siamo onorate di comunicarvi che siamo state nominate per ritirare il Liester Award 2016, non da un solo blog ma da ben due che ringraziamo!
Siamo onorate e anche un po' imbarazzate ma felicissime di condividere con voi questo premio.
Ringraziamo Nicky di Passione per le righe (link qui) e Angela di Chicchi di pensieri (link qui) e anche tutti voi che ci leggete e ci supportate (o sopportate?! ah ah aha)
Ma non indugiamo oltre e andiamo a scoprire in cosa consiste questo premio!

Per chi non lo conoscesse, il Liebster Award è un premio virtuale che viene assegnato da altri blogger ai blog più piccoli per farli conoscere a più persone. Prima di rispondere alle domande di Nicky e Angela qui sotto trovate il regolamento.


✘Ringraziare chi ti ha premiato.
✘Rispondere alle 11 domande.
✘Scrivere a piacere 11 cose su di te.
✘Nominare 11 blog con meno di 200 followers.
✘Porre 11 domande per gli 11 blog nominati.
✘Contattare gli 11 blog nominati.

Domande di Nicky

-Come ti è venuto in mente il nome del tuo blog?
Alice: in realtà lo abbiamo scelto assieme, abbiamo dato libero sfogo ai nostri pensieri e questo nome piaceva ad entrambe, io avevo letto un romanzo dove nel titolo originale c'era questa parola, per me suonava bene.

-Quanto tempo dedichi alle letture?
Alice:quasi tutto il tempo libero che mi rimane quando torno dal lavoro, finisco di fare i lavori di casa e quando non scrivo.
Valentina: il giusto, credo. Nel tempo libero oltre a leggere, scrivo, disegno o vado a correre. 

-Dove preferisci leggere: al mare sotto l'ombrellone o su un prato sotto un albero?
Alice: su un prato sotto l'albero
Valentina: sotto un albero, ovvio :D 

-Che genere di musica preferisci?
Alice: pop
Valentina: rock e pop 

 -Il tuo ricordo più bello?
Alice: non ne ho uno in particolare, ma i miei ricordi più belli sono quelli legati alle piccole cose che ti fanno sorridere
Valentina: nessuno in particolare e tutti al contempo.

 -Mare o piscina?
Alice: non c 'è una terza opzione?
Valentina: mare.

 -Preferisci fotografare o farti fotografare?
Alice:assolutamente fotografare
Valentina: dipingere. 

 -Il tuo autore preferito?
Alice: se ne devo scegliere uno solo Jane Austen
Valentina: Jane Austen, Emily Bronte, Anne Rice... 

 -Copertina rigida o morbida?
Alice: Entrambe
Valentina: Tutte e due 

 -Casa editrice preferita?
Alice:Non ne ho una di preferita, seguo più gli autori che la casa editrice.
Valentina: anch'io seguo molto di più gli autori o i generi, però devo ammettere che la DeAgostini ultimamente mi sta sorprendendo. 

-Cioccolata calda con panna o the con biscotti al burro?
Alice: The con biscotti al burro
Valentina: sono golosa :D cioccolata calda con "doppia" panna! 


Domande di Angela:



-Con quale/quali libro/i è iniziata la tua passione per la lettura?

Alice: Sicuramente mi ricordo di aver letto da piccola la Alcott e la Austen, ma credo di aver iniziato con libri tipo per bambine, mi ricordo tipo "Il club delle baby sitter" che ho ancora e poi da lì ho iniziato a leggere altre cose.

Valentina: mi ricordo i due volumi de "Le piccole donne" della Alcott e la serie di Piccoli Brividi che mi piaceva un sacco. In sostanza sono stati questi i libri che mi hanno spinta a voler leggere. 



-Acquisti e leggi ebook? Ne leggi di più o di meno rispetto ai cartacei?
Alice: si  acquisto  e leggo ebook, ma attualmente tendo a preferire ancora i cartacei,amo l'odore della carta e il sentirmi il libro tra le mani.
Valentina: ho acquistato degli ebook solo perché non c'era il cartaceo. Ma avere il libro tra le mani è tutta un'altra cosa. 

-Una serie o saga che vorresti diventasse una serie tv.
Alice: ammetto che non leggo molto serie o saghe, diciamo che come autori italiani era "L'allieva" che però tra poco arriverà in tv ,aspetto ancora con ansia il Cavaliere d'Inverno,che ancora non ho capito se e quando lo faranno.Forse a pensarci però, mi piacerebbe vedere la trilogia di Monica, personaggio di Federica Bosco.
Valentina: Le uniche saghe che ho letto sono già diventate serie tv :D 

-Un libro che ami e che vorresti diventasse un film. Hai già in mente il cast? 
Alice: Si "La vita non è un fim (ma a volta ci assomiglia)"della Moscardelli, mi piacerebbe vederlo in tv, ma chissà non si sa mai!
Valentina: Raccontami di un giorno perfetto, in America è già uscito, non vedo l'ora che venga doppiato in italiano *__*

-Ultimo libro terminato: qual è? Lo consiglieresti?
Alice: "Un matrimonio complicato" di Melissa Hill, si molto carino lo consiglio.
Valentina: Dimmi tre segreti di Julie Buxbaum, lo consiglio assolutamente, anzi, tra un po' sarà pronta la recensione, quindi preparatevi! 

-Cosa ha ispirato il nome del tuo blog?
Alice: a me il titolo originale di un libro che avevo letto

-Un personaggio letterario che proprio non sopporti.
Alice: non c'è uno in particolare ne ho molti. 
Valentina: sono troppi! 

-Lo scrittore/ la scrittrice di cui hai letto più libri.
Alice: Austen, Bosco, Gazzola,..............
Valentina: Oriana Fallaci, Anne Rice e Jane Austen 

-Qual è il genere letterario che preferisci?
Alice: chick lit, romance, thriller e alcuni storici.
Valentina: young adult, rosa, romance e fantasy. Non nego che ho un debole anche per gli storici. 

-Quello che meno ti piace?
Alice:Horror
Valentina: gialli. 

-Il personaggio femminile letterario nel quale ti sei rispecchiata maggiormente.
Alice: Elisabeth Bennet sono ripetitiva lo so.
Valentina: non saperei... una volta credevo fosse Jo March, poi ho scoperto alcuni personaggi maschili che mi sono piaciuti molto. 




Cose da sapere su di me

Alice:
Ogni volta che vado al cinema conservo il biglietto
Sono una persona che a volte si arrabbia per delle piccole cose
Da piccola volevo fare l'archeologa
Adoro cucinare dolci 
Amo sempre imparare cose nuove
Molte volte dopo un po' di tempo mi ricredo su alcune persone
Non amo il mare
Adoro follemente le borse
Alcune volte mi riguardo alcuni episodi della serie Sex and the city
Mi piace il gelato al cioccolato
Alcuni volte mi piace stare da sola

Valentina:
Adoro dipingere e amo il profumo dei colori e dei pennelli.
Oltre ad amare leggere, amo scrivere.
Ho un gatto bianco e nero, si chiama Romeo ed è una meraviglia :D
Amo la campagna, mi piace dedicarmi all'orto e guidare trattori.
Da piccola volevo fare l'archeologa.
Guardo spessissimo i cartoni animati.
Il mio cantante preferito è Vasco Rossi, morirei per le sue canzoni *__* 
Vorrei avere un cavallo per cavalcare in campagna e nei boschi le domeniche.
Mi piace la solitudine.
Cambio spesso colore dei capelli.
Ho una passione smisurata per puzzle e peluche


I blog che nominiamo(per il momento nominiamo questi blog anche se non sono 11)



Formulare 11 domande per i blog che nominerai:

Hai fratelli o sorelle?
Perché hai deciso di aprire un blog? 
Qual è il tuo libro preferito? 
Leggi più ebook o cartacei?
Copertina flessibile o rigida?
Qual è l'ultimo libro che hai letto?
Quale personaggi di un romanzo vorresti essere?
Come ti descriveresti in tre parole?
Casa editrice preferita?
Quanto tempo dedichi alle letture?
Marmellata o crema?


Speriamo che i blog accettino la nomina, adesso andiamo subito ad avvisarli!!!


venerdì 24 giugno 2016

La sopravvissuta di Carla Norton [RECENSIONE]

Nuova recensione di un thriller molto interessante e a tratti innovativo!
Consigliato!







Sinossi:

Reeve LeClaire ha ventidue anni, è molto carina ed è riuscita ad andare a vivere da sola in un appartamento tutto suo. Sono passati dieci anni dal suo rapimento, meno di sei dalla sua liberazione fortuita. Reeve è stata tenuta prigioniera da un maniaco per tutta l'adolescenza. Se riesce, almeno in apparenza, a sembrare una ragazza qualunque, è merito della sua tenacia e dell'aiuto dello psichiatra Ezra Lerner, e quando il dottor Lerner le chiede di aiutarlo con un suo nuovo caso, Reeve sa di dover accettare. La quattordicenne Tilly è appena sfuggita a un maniaco dopo mesi di prigionia, e si rifiuta di parlare con chiunque. Solo Reeve riuscirà a infrangere quella barriera di silenzio ostinato, scoprendo però che dietro non c'è la voglia di guarire, ma la paura. Perché la vera minaccia è ancora là fuori.



Recensione:

In questo thriller la protagonista è la giovane Reeve LeClaire che ha subito un rapimento quando aveva solo dodici anni.
Questo duro episodio ha segnato in maniera indelebile la sua vita,  ha ancora moltissimi incubi e attacchi di panico legati al periodo che è stata segregata. 
Con l’aiuto di Ezra Lerner, il suo psichiatra, cerca di superare il trauma che l’ha segnata.
Reeve per cercare di lasciarsi alle spalle il rapimento, ha cambiato nome, si tinge spesso  i capelli con colori diversi e si è trasferita a San Francesco dove lavora in un ristorante cinese.
Un giorno però la sua vita prende una svolta inattesa, quando viene ritrovata viva Tilly Cavanaugh una ragazza rapita e seviziata, come lo è stata Reeve.
I genitori di Tilly e il dottor Lerner vogliono che Reeve parli con la giovane e la aiuti a superare questo tremendo episodio, infatti proprio chi meglio della protagonista può aiutare Tilly nella sua rieducazione alla vita? O al senso della normalità?
Ma questa storia coinvolgerà Reeve, più di quanto lei possa immaginare,  perché oltre a ripercorre il suo personale rapimento e tutte le paure che lei aveva provato a superare, per scoprire la verità sulla prigionia di Tilly mette a repentaglio la sua stessa vita.
La ragazza cerca di rendersi utile e di aiutare questa giovane che come lei è stata rapita e torturata in modo aberrante, ma per questo dovrà una volta per tutte affrontare anche il proprio dolore e cercare di andare avanti con la sua vita.

Un thriller che mette in evidenza anche il mondo della stampa e del giornalismo che molte volte invade la privacy delle persone e anche in questo caso delle vittime, in maniera assolutamente inappropriata e mette in luce solamente l’aspetto negativo di questo lavoro che cerca solamente di ottenere uno scoop prima della concorrenza.
E poi vediamo anche come il lavoro della polizia è molto complesso e ricco di personale altamente qualificato che però a volte non riesce da solo a risolvere i casi.

La lettura risulta essere molto scorrevole, i capitoli non seguono uno schema preciso ma ognuno è diverso dall'altro e anche il punto di vista di chi racconta la storia.
Verso la fine, la trama risulta essere un po’ forzata e alquanto improbabile ma ho apprezzato comunque il fatto che il libro abbia affrontato il tema del rapimento dal punto di vista delle vittime e delle loro difficoltà nel recuperare la normalità della propria vita




giovedì 23 giugno 2016

Agnes Moone [INTERVISTA] 50 sfumature d'autore

Grazie Agnes per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Certo che potete darmi del tu! Colgo anche l’occasione per ringraziarvi di avermi ospitato sul vostro Blog per questa bella chiacchierata.

Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita.
Sono una donna piena di interessi… peccato siano tutti abbastanza sedentari!! Amo scrivere, leggere, disegnare e suonare il pianoforte. Mi piacerebbe essere un pochino più dinamica nelle mie scelte, ma purtroppo quello che mi piace fare, lo si fa principalmente da seduti. Fortunatamente faccio un lavoro che più distante dal mondo artistico non potrebbe essere. Infatti… inseguo i ladri! Anche se ultimamente corrono più veloci di me!

Dicono che i colori rivelano il carattere delle persone. Qual è il tuo colore preferito e cosa può dirci di te?
Il mio colore preferito è da sempre il giallo. Potrebbe voler indicare una certa positività che mi contraddistingue e che il più delle volte, mi fa vedere il bicchiere mezzo pieno, invece che mezzo vuoto.

Tre aggettivi per descriverti.
Leale, riservata e dolce.

Cosa dicono di te gli altri
Solitamente non risulto subito molto simpatica, la mia riservatezza viene spesso travisata con la poca socievolezza. Una volta che mi si conosce, però, le cose cambiano (e meno male!!) e per le persone che entrano nella mia cerchia, mi ritengo un’amica leale che sa ascoltare e aiutare nel momento del bisogno.

Il giorno più bello della tua vita.
Beh, questa è facile. Quando sono nati i miei figli.

Una cosa che ti rende felice.
Oltre all’ovvio – relativo alla mia famiglia – mi rende particolarmente felice riuscire a fare qualcosa che tutti i presupposti davano come un fallimento.

Tre persone che stimi
Stimavo moltissimo mia madre, una personalità eclettica e piena di talento che mi ha sempre supportato nelle mie scelte. A scuola, invece, ho stimato molto la mia professoressa di italiano;  mi aveva preso sotto la sua ala protettrice e mi stimolava a scrivere e leggere. Non l’ho mai dimenticata. Un’altra persona che stimo sinceramente è una collega, molto malata, che continua a lavorare nonostante le enormi difficoltà che deve superare.

Sei mai stata delusa?
Non ho grossi rimpianti, ma nella vita le delusioni sono fisiologiche e ne ho avute come tutti, specialmente nelle amicizie.

Hai tatuaggi?
No.

Cos’è per te la scrittura?
È il passo successivo al mio grandissimo amore per la lettura. Mi piace scrivere le storie che avrei voluto leggere, e nel farlo traggo un piacere infinito. È il mio dolcetto della buonanotte, la mia copertina di Linus, il peluche con il quale dormire, in poche parole… è la mia zona di conforto.

A quali scrittori ti ispiri?
Se devo essere sincera - e non vorrei sembrare presuntuosa - non mi sono ispirata a nessun autore in particolare. Ho iniziato a scrivere, così come la mente mi dettava, senza farmi influenzare dai tanti libri letti.

Quando scrivi, di notte o di giorno?
Facendo i turni, non posso avere degli orari ben prestabiliti per dedicarmi alla scrittura. Comunque, sicuramente preferisco le ore serali.

Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva
Non sono impulsiva di natura e questo si rispecchia anche nella mia scrittura. Rifletto e penso molto a quello che devo scrivere, a come caratterizzare i personaggi, alla trama… insomma, a tutto!

Scrivi a mano o al computer?
Al computer, ma la scaletta del libro la scrivo a mano, su un quadernone giallo.

Quando hai scritto il tuo primo libro?
Ho ancora un quaderno con il mio primo “libro” che ho scritto a dodici anni. Era una storia di fantascienza su alcuni astronauti che arrivavano su un pianeta rigoglioso e pieno di pericoli. Ci sono anche i disegni!

Da piccola volevi fare la scrittrice?
Sì, era un mio sogno. Oltre a quello di diventare una fumettista o una concertista.

Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
No, sinceramente non vedo la cosa fattibile. Almeno nel mio caso.

Per scrivere ti prepari una scaletta. Se sì, poi la segui?
Sì, per me la scaletta è fondamentale per chiarirmi le idee e decidere le svolte principali del libro. Come ho già detto, la scrivo su un quadernone giallo che tengo sempre a portata di mano per dare un’occhiata o segnare qualche particolare che decido di cambiare in corsa.

Scrivi in ordine cronologico?
Non necessariamente.

Hai un luogo particolare dove ami scrivere?
Solitamente scrivo nella mia camera da letto, dove ho una bellissima scrivania antica con sopra tutte le mie scartoffie e il pc.

Parlaci dei tuoi libri


Sono una devota lettrice di fantasy ed è stato naturale, iniziare a scrivere proprio con il genere che prediligevo. Inoltre, da un paio di anni mi sono appassionata alla letteratura M/M (man to man) e quindi ho deciso di provare a scrivere storie con protagonisti due uomini, e non con i canonici uomo e donna.

Il mio primo libro “Come rapire un Alpha e vivere felici”  nasce dall’idea di un simpatico quid pro quo che vede Kirian, un mutaforma imprigionato nella sua forma di lupo, e Ric un ragazzo che, credendolo un cane, lo rapisce a scopo di riscatto. Da qui, una serie di avventure divertenti e romantiche. Vista la buona accoglienza da parte dei lettori, ho deciso di continuare la serie (intitolata I lupi di Stockton Town) con altri personaggi conosciuti nel primo libro. Così, in “Lo strano caso del barista scomparso” troviamo Taylor,  il gemello di Ric, alle prese con un traffico clandestino di schiavi sessuali e con un’irresistibile attrazione per Deryl (fratello di Kirian). Infine, nel terzo libro “L’ombra del lupo bianco” propongo due nuovi affascinanti personaggi, il burbero Ramirez e il misterioso Noah e approfondisco sempre di più il particolare “universo” da me ideato.

L’ultimo romanzo che ho pubblicato il 5 maggio, non fa parte della serie dei lupi e si intitola “L’Acrobata”. Anche in questo caso si tratta di un fantasy e di come un piccolo ladruncolo, soprannominato l’Acrobata, scelga la casa sbagliata da svaligiare. Infatti, si ritroverà di fronte l’irritato padrone di casa, un vampiro centenario di nome Vincent.


I tuoi libri sono autopubblicati o editi?
Sono autopubblicati.

Cosa pensi dei self?
Penso che se ben utilizzata e gestita, l’autopubblicazione sia un’eccezionale possibilità che permette di far conoscere le proprie opere senza passare attraverso le CE. Purtroppo, come tutte le cose belle, anche in questo caso ci sono delle controindicazioni. Visto che non esiste più una selezione a monte, diventa di fondamentale importanza la serietà di chi decide di pubblicare e il suo desiderio di presentare un’opera al meglio delle proprie possibilità. Ricordiamoci sempre che il lettore paga, dunque ha diritto ad acquistare un libro corretto e ben scritto.

Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Non so rispondere a questa domanda. Non pensavo neanche che esistesse ancora questa possibilità visto, appunto, che esiste la possibilità di pubblicare in self.

Per pubblicare con una CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Sono in quest’ambiente da troppo poco, per poter dare un’opinione. Mi piace pensare che le CE leggano i libri che gli scrittori propongono e scelgano in base alla qualità dell’opera.

Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Ammetto che prima di pubblicare i miei romanzi, non ero certo un animale da social network. Ancora adesso, utilizzo solo facebook (e a fatica) ma ho scoperto che la cosa mi diverte molto. Specialmente il contatto con i lettori, mi dà grande soddisfazione e mi piace interagire e sentire le loro opinioni. 

Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Buono, mi piace interagire con loro e adoro sentire le opinioni che hanno sui miei romanzi.

Una domanda un po’ peperina. Se una grande casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però devi stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Se parlate di un editing un po’ invasivo, di fronte alla possibilità di pubblicare con una CE, penso proprio che accetterei. Se invece si trattasse di stravolgere la trama, la personalità dei personaggi o addirittura il finale, direi sicuramente di no.

Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Non posso dire di aver incontrato grosse difficoltà, però è anche vero che non avevo grandi aspettative, quindi tutto quello che è arrivato è stato ben accetto. È indubbio che per gli scrittori self la strada sia un poco più in salita; l’autore straniero è più ricercato e anche i lettori lo prediligono. Per esperienza personale non mi posso lamentare: tra gli addetti ai lavori ho trovato sempre persone gentili e disponibili e anche quando non era possibile promuovermi (per precise scelte del blog o per mancanza di tempo) mi veniva spiegato il perché e mi ritiravo in buon ordine. Soltanto un blog non mi ha mai risposto, ma ormai me ne sono fatta una ragione e neanche ci provo più.

Quanto è importante, secondo te, la promozione per il successo di un libro?
Sono convinta che la promozione sia necessaria. Più se ne parla e più aumentano le possibilità che qualcuno si incuriosisca e decida di leggerlo.

Cosa consigli a una persona che si affaccia al mondo della scrittura?
Consiglio di iniziare a scrivere per proprio piacere personale e di non farne il centro della propria vita, né tantomeno un’attività di lucro. Inoltre, consiglio di non buttarsi a capofitto con il primo libro come ho fatto io. Mi sono resa conto che non basta una bella trama e una buona conoscenza dell’italiano. Le regole dell’editing sono implacabili e tra: caporali, virgolette, puntini e altre amenità varie, all’inizio ho commesso molti errori che adesso sicuramente non rifarei.

Cosa o chi ha ispirato le storie che hai scritto?
Il mondo del soprannaturale mi ha sempre affascinata, da qui a scrivere libri fantasy il passo è stato brevissimo.

I personaggi sono reali o inventati?
I miei personaggi sono inventati, ma ognuno di loro possiede delle caratteristiche che amo e che mi sono divertita a sviluppare.

Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
La persona che mi ha sostenuto maggiormente è sicuramente mia figlia che, oltre a realizzare le cover, è la mia prima lettrice e correttrice di bozze.
Ho trovato anche tanta solidarietà da parte di alcune colleghe, due delle quali mi hanno aiutato veramente tantissimo. La prima mi ha praticamente insegnato l’ABC della pubblicazione su Amazon e la seconda è diventata la mia speciale consigliera.

Ultimo libro letto?
Dominic di Taylor Kinney, dopo aver letto la sua serie Master & Slave ero curiosa di leggere anche i suoi libri a tema BDSM.

Che genere leggi?
Prediligo il genere fantasy, il romantic suspense e il mistery.

Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so, copertina, trama, autore, etc?
Non scelgo quasi mai dall’autore, perché a volte mi sono ritrovata ad amare un libro di un certo scrittore e a odiarne, magari, un altro. La cover è sicuramente un buon bigliettino da visita, ma principalmente scelgo attraverso la trama, le recensioni sugli store e il passaparola con gli amici.

A quali autori non sai rinunciare?
Mi piacerebbe sfornare qualche autore classico… così, per darmi un tono. Ma in effetti sono una figlia della fantascienza e del fantasy e quindi non rinuncerei mai a leggere un libro di Isaac Asimov.

Di cosa hai paura?  
Di non poter finire le cose che ho iniziato.

Dove vorresti vivere?
Mi piacerebbe tantissimo vivere a Londra.

Hai altri hobby oltre la scrittura?
Mi piace molto disegnare, infatti mi sarebbe tanto piaciuto scrivere un libro per bambini illustrato con i miei disegni. Inoltre, nel tempo libero (ormai pochino) mi piace suonare il pianoforte.

Qual è il tuo sogno più grande?
Come dice il grande Ligabue: “Voglio un mondo all’altezza dei sogni che ho”, un  mondo dove ognuno possa essere se stesso senza paura di essere giudicato per quello che è.

Ti piacciono gli animali?
Mi piacciono gli animali da compagnia e infatti ho due cani: un labrador e uno shiba inu.

Credi nella magia e nel paranormale?
Sono una persona di ampie vedute e quindi pronta a credere… ma solo di fronte a prove certe.

Come ti immagini tra vent’anni?  
Di nuovo qui con voi per un’altra bella intervista, magari festeggiando il mio Premio Strega!

Libro preferito e autore preferito? Perché? 
Sono molti i libri che ho amato, ma ammetto che quello che mi è rimasto nel cuore è “Il giardino segreto” di F.H. Burnett: un vero inno alla natura, alla speranza e all’amicizia che mi ha accompagnato durante la mia infanzia.

A che età hai iniziato a leggere e con quale libro?
Me lo ricordo benissimo. Avevo otto anni e mia madre mi regalò “Iolanda la figlia del Corsaro nero” di Emilio Salgari.

Progetti per il futuro? Un nuovo libro nel cassetto?
Ho appena pubblicato il mio nuovo romanzo e quindi sono nel classico periodo refrattario. Di solito resto ferma almeno un paio di settimane, per decantare e salutare gli amati personaggi che ancora vivono nella mia mente, nel frattempo mi dedico alla promozione e alla lettura.
Subito dopo ho  intenzione di scrivere il seguito de L’Acrobata che avrà come protagonista il dolce Mal. Anche la serie I lupi di Stockton Town avrà almeno un altro paio di libri… ci sono troppi personaggi in cerca d’amore e il mio cuore romantico, non mi permette di non regalare loro il lieto fine che meritano. Mi piacerebbe anche provare con qualcosa di più classico, magari un romance contemporaneo. Probabilmente lo farò quando mi sentirò più sicura di me.

Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo quest’intervista?

Se sono autori conosciuti, sinceramente non mi sento di dar loro nessun consiglio, visto che quasi certamente alcuni saranno molto, ma molto più bravi di me. Se invece sono alle prime armi (come la sottoscritta) o addirittura agli esordi, posso solo consigliare di mantenere intatti i propri sogni e la voglia di divertirsi facendo quello che ci piace di più… e cioè scrivere!


Grazie Agnes per questa bellissima intervista! 



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