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mercoledì 22 marzo 2017

Antonio Jr Ruggiero [INTERVISTA:50 SFUMATURE D'AUTORE]

1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Sì, certo. Io magari uso il voi, perché sono del Sud.
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Sono Antonio Jr Ruggiero, ho scritto il libro Controvuoto (scaricabile gratuitamente sul sito www.controvuoto.com), lavoro come giornalista e in questo momento penso che quando avrò terminato di rispondere alle 50 domande di questa intervista sarò troppo vecchio per fare ciò che amo nella vita.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
L’arancione, che è anche il colore tipico delle pareti nelle pizzerie di Paese. Io, infatti, amo moltissimo la pizza e così vi ho detto anche qualcosa di me. 
4-Tre aggettivi per descriverti?
Simpaticissimo, a volte. Antipaticissimo, le altre volte. Permaloso, sempre.
5-Come dicono di te gli altri?
Mia madre, quando vivevo con i miei e attraversavo le classiche depressioni adolescenziali, diceva che ero molto pesante, cioè un “pesaturo”.
6-Il giorno più bello della tua vita?
La so: pari merito matrimonio e nascita di mio figlio.
7-Una cosa che ti rende felice?
Scrivere, leggere e mangiare la pizza.
8-Tre persone che stimi?
“Io, mammeta e tu”, che sono la santa Trinità della canzone napoletana.
9-Sei mai stato deluso?
Lo sarò molto se rispondo alle vostre 50 domande e poi non mi pubblicate questa intervista.
10-Hai tatuaggi?
No. Ci ho pensato spesso ma alla fine non sono riuscito a trovare un’immagine che mi rappresenti veramente, a parte la pizza, ma mi hanno spiegato che come tatuaggio viene male.
11-Cos’è per te la  scrittura?
Una fonte di stipendio, se ricordate faccio il giornalista…
12- A quali scrittori ti ispiri?
Faccio di tutto per non ispirare nulla di compromettente.
13-Quando scrivi, di notte o di giorno?
Sotto la doccia ma non ci crede nessuno.
14-Ti definisci uno scrittore impulsivo o riflessivo?
Prima scrivo d’impulso, poi ci rifletto su.
15-Scrivi a mano o al computer?
Con le mani sulla tastiera del computer.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Due anni fa, meglio tardi che mai.
17-Da piccola volevi fare lo scrittore?
No, da piccolo volevo fare il benzinaio perché ogni volta che li vedevo con quei mazzi di banconote nelle tasche pensavo che fosse il modo migliore per diventare ricchi.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Faccio il giornalista!
19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se sì, poi la segui?
Sì, ma giusto per vedere dove mi porta.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Sì, altrimenti mi perdo.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
La doccia.
22-Parlaci del tuo libro.
C’è chi fa i conti con il passato, chi con le proprie debolezze o con i sentimenti e quindi con le persone. Io ho fatto i conti con le emozioni. Il progetto “controvuoto” nasce proprio da un’emozione, la paura per il volo.
Prima di questa avventura non mi ero mai chiesto a cosa servissero le emozioni. In realtà, se lo avessi fatto, avrei risposto che sono un ottimo premio da ricevere quando sono positive e una sorta di punizione, quasi un difetto di fabbricazione della mente umana, quando derivano da episodi negativi. Oggi non è più così.
Credo che una mia esperienza significativa non possa essere utile a chiunque, ma almeno a un altro sì. Ecco, io sto scrivendo per quest’altro, sto scrivendo per te, che come me nella vita hai qualche difficoltà a guardarti dentro.
Controvuoto è un’iniziativa senza scopo di lucro e indipendente che approfondisce temi come la fobia, la violenza, il bullismo e il razzismo attraverso il racconto delle emozioni e l’arma dell’ironia.
Il progetto si compone di un libro di esperienze fruibile gratuitamente (scritto da me con postfazione del dottor Salvatore Grammatico) e di una serie di approfondimenti video o testuali utili a comprendere l’altra faccia della paura.
 23-Il tuo libro e auto pubblicato o edito?
È auto pubblicato sul sito www.controvuoto.com, dove si può leggere o scaricare gratuitamente.
24-Cosa pensi dei self?
Sono quasi una scelta obbligata, soprattutto all’inizio.
25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Si possono investire i propri soldi in maniera migliore.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Questa è la classica situazione all’italiana: certo che puoi farcela con le tue forze, ma avere delle conoscenze aiuta.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Sono fondamentali. Io uso Facebook per far conoscere il mio libro e per compiere la missione “sociale” che mi sono dato di aiutare chi, come me, ha qualche problema con l’essere fragile.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Se mi leggono, ottimo.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Nel caso di Controvuoto assolutamente no, perché è un libro a scopo sociale che resterà sempre gratuito. Per un futuro libro tutto è possibile, magari stravolgere il mio lavoro significa migliorarlo, chi può dirlo.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Senza offesa, riuscire a rispondere a tutte le 50 domande che mi avete fatto.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
È fondamentale ma è altrettanto importante capire che non c’è sempre bisogno di spendere migliaia di euro per far conoscere il proprio lavoro. A volte basta qualche buona idea, soprattutto grazie a internet.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Attento a non sporgerti troppo.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
La mia fobia per il volo.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Tutto vero, provare per credere.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Mia moglie, i miei amici più cari e il dottor Salvatore Grammatico.
36--Ultimo libro letto?
“Alla ricerca di Dio, due ricercatori in cammino”, di Albino Ronco e Salvatore Grammatico
37-Che genere leggi?
Gialli, rosa e a pois.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Da come tutte queste cose influenzano l’umore che ho sul momento.
39-A quali autori non sai rinunciare?
Leggo molti libri differenti ma alla fine autori come Zafon mi tornano sempre tra le mani. 
40- Di cosa hai paura?
Di volare, ne ho fatto un libro…
41-Dove vorresti vivere?
Dovunque ci siano mia moglie e mio figlio.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Togliere il bustone pieno dal mangiapannolini e usarlo come minaccia contro parenti e amici.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Restare ancora vivo dopo la domanda numero 43.
44-Ti piacciono gli animali?
Io non do fastidio a loro e spero che loro facciano lo stesso con me.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Mia moglie è di Benevento, la città delle streghe, devo crederci per forza.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
A ripensare a questa intervista.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perché?
Libro preferito è il mio (scusate, ma dovrò pur fare un po’ di autopromozione).
48-A che età hai iniziato a leggere? E con quale libro?
A 13 anni con il libro “Come uccidere mamma e papà”.
49-Progetti per il futuro? Un nuovo libro nel cassetto?
Credo che rileggere tutte le risposte di questa intervista tagli via una bella fetta del mio futuro. Per il resto facciamo che mi riposo un po’.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?Attenti a quelli di Suitcase Di Libri.

Grazie a Antonio Jr per l'intervista!





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