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mercoledì 26 aprile 2017

Stefano Labbia e i giardini incantati [INTERVISTA:50 SFUMATURE D'AUTORE]



1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Grazie a Voi! Certamente!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Sono un giovane autore che si divide tra poesia, sceneggiatura e romanzi. Da poco mi sono accostato anche al linguaggio dei cartoon e delle graphic novel.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Il mio colore preferito è il blu che dicono denoti dedizione e precisione nel lavoro e negli affetti. Io mi rimetto al "giudizio" dei mie cari e di chi mi sta accanto... Seriamente, sono una persona con mille interessi, attiva, con pregi e difetti, esattamente come tutti.
4-Tre aggettivi per descriverti
Serio, deciso, attivo.
5-Cosa dicono di te gli altri?
Ho un buon riscontro, in tal senso, e cerco di avere attorno a me gente stimolante che, come me, è attiva e non si arrende mai. Ovvio che la cosa migliore da fare comunque sarebbe quella di domandare direttamente a loro...
6-Il giorno più bello della tua vita?
Domani.
7-Una cosa che ti rende felice?
Una sola? Direi che ce ne sono tante... l'amore... l'essere amati... la musica... e potrei continuare ancora per molto!
8-Tre persone che stimi?
I miei genitori... e mia nonna. Ma ce ne sono molte altre... e sarebbe crudele non nominarle tutte.
9-Sei mai stato deluso/a?
Ovviamente... L'animo umano è soggetto ad invidia, gelosia, rabbia... e delude. Una mia cara amica ha detto che l'unico modo per non restare delusi dalle persone è quello di non frequentarle. Credo personalmente che sia una visione un tantino pessimistica dell'umanità...
10-Hai tatuaggi?
No.
11-Cos’è per te la  scrittura?
È vita.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Più che ispirazione dai seguenti scrittori ho colto insegnamenti di vita importanti: David Grossman, Dante Maffia, Pablo Neruda,  Khalil Gibran, Garcia Lorca... e ce ne sarebbero molti altri.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Quando ho bisogno di dire qualcosa al mondo.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Cerco sempre di mettere su carta le emozioni. È quello il mio obiettivo. Dunque credo io sia impulsivo... ma anche riflessivo perché, nell'impulso, rifletto su come dire, su cosa dire, su quando dire.
15-Scrivi a mano o al computer?
Prevalentemente al computer. Capita anche che debba segnare su un piccolo taccuino che porto sempre con me, delle sensazioni, delle frasi... fermare il tempo su un foglio. Mi è sempre piaciuto.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Ero adolescente: la storia parlava di me e dei miei amici. I nomi, ovviamente, erano modificati. Chissà che prima o poi non la pubblichi...
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
Ero un sognatore. Lo sono ancora adesso... Amo scrivere e scarabocchiare da sempre. Credo di aver imparato prima a tenere una penna in mano che a camminare.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Lo sta diventando. Da due anni a questa parte ho preso la decisione di puntare su di me. Piccoli grandi risultati sinora ottenuti mi spingono ad andare avanti in questa direzione.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
Vado ad istinto: alcuni capitoli del romanzo che ho terminato (e che è una trilogia... forse addirittura una serie di quattro libri) si sono letteralmente scritti da soli. Altre volte invece è necessario ragionare, ponderare. "Pulire" lo scritto. Spostarlo di qualche pagina in virtù di una scaletta che vuole l'alternarsi, ad esempio, non di eventi o situazioni ma di capitoli dedicati ora ad uno ora ad un altro personaggio.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Molto credo dipenda dal genere con cui mi raffronto... Graphic Novel si. Per quanto concerne il romanzo... spesso no.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Non direi...
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Molta carne sul fuoco: due graphic novel (Kremisi e Killer Loop'S), un romanzo (Piccole vite infelici), una raccolta di racconti semi seri ma con tanta umanità (così dice chi ha avuto occasione di leggerla) all'interno... E poi molti progetti audiovisivi.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Sia per il romanzo che per la raccolta di racconti ho ricevuto proposte anche da case editrici "famose". Le graphic novel saranno edite a breve, una in modalità di autopubblicazione (circuito librario come diffusione), l'altra da una giovane casa editrice.
24-Cosa pensi dei self?
Sono un'opportunità per i giovani autori emergenti ma non dovrebbero essere la regola.
25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
Mai fatto, personalmente, ma non giudico. La macchina editoriale è complessa... La domanda spesso non coincide con l'offerta e viceversa. Si tenta disperatamente di far quadrare i conti che spesso e volentieri non tornano. Quest'ultimo anno sembra che qualcosa sia cambiato, in tal senso: il libro, come prodotto, ha avuto in Italia di nuovo un peso. Resta, però,  un dato importante: si stampano molti più libri di quanti se ne leggano, ahimé... Quindi prodotti che "non sono di moda" (anche se dovrebbe essere il mercato editoriale a "dettar legge", in questo senso e quindi a proporre prodotti nuovi per creare un andamento - "moda" - "tendenza") difficilmente vedranno alla luce nelle piccola - media e grande editoria. Non resta, in questo caso che affidarsi a se stessi. O a qualcuno che ha comunque una distribuzione importante.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Serve un pubblico che ti segua. Che partecipi alle presentazioni dei tuoi libri. Che sia presente nella tua vita nel quotidiano. Una community. Un gruppo di persone che condivida con te passione, amore, vita, voglia di leggere. Ecco... si dice che la metà dei lettori sia anche scrittore. Una cara amica, collega di penna, asseriva che spesso gli autori leggono solamente i "grandi classici" e snobbano i giovani autori emergenti. Personalmente alle mie presentazioni ho sempre visto pochi scrittori... Non so se darle ragione o torto, dunque.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Un'arma potente ma a doppio taglio. Con pochissimi caratteri venir fraintesi è più che un'eventualità. 
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Sono importantissimi. Per uno scrittore, anzi... uno Scrittore, dovrebbero essere il punto fermo da cui partire. Bisogna sempre ascoltare chi ti è vicino. Sempre. Non si scrive per condividere, forse? Dunque se non hai nessuno con cui farlo... puoi dire di essere uno scrittore?
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Dipende da che significa "stravolgere"... Le critiche hanno valore siano solamente quando sono costruttive e possono insegnarti qualcosa. Quelle sono critiche che accetto sempre!  Ogni autore ha bisogno di riceverne il più possibile per crescere sia a livello umano che autoriale. Detto questo...
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Da parte dei media tutti, sia attorno a "Gli Orari del Cuore" che attorno a "I Giardini Incantati" c'è stata curiosità e voglia di conoscere un prodotto che, a detta dei più, ha un taglio diverso rispetto al classico: una maniera totalmente senza schemi, e differente  dalla poesia "tradizionale", anche nei confronti di quella moderna. Nessuna difficoltà, dunque.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
È fondamentale, specialmente se sei un autore emergente.  Sono da poco presente sui social - su twitter e su linkedin - ed ho notato che il modo di partecipare è cambiato, letteralmente. Ci sono tantissime comunità di lettori, pronte ad accogliere con curiosità e passione nuovi scrittori. Si leggono meno libri di quanti se ne stampano, in Italia? Stiamo cambiando la tendenza anche grazie ai social...
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Credo che la pratica sia fondamentale. Chi ha passione non è detto che sia portato come credo valga anche il contrario. Ma provare è d'obbligo. Se non altro non si avranno rimpianti di sorta.
36--Ultimo libro letto?
Ragazzo Negro di Richard Wright.
37-Che genere leggi?
Direi che spazio molto... vado dalla poesia al giallo.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
La copertina, è innegabile, deve incuriosire il lettore. Poi però conta la sostanza, almeno per quanto mi riguarda... Leggo la quarta di copertina, sfoglio l'interno... Ne leggo un estratto.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Sicuramente ad Arthur Conan Doyle. O a poeti come Neruda, Bukowski, Alda Merini, Garcia Lorca...
40- Di cosa hai paura?
Della morte... ad esempio.
41-Dove vorresti vivere?
Mi divido tra Roma e Londra... direi che per adesso sono ok.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Tantissimi! Amo disegnare, ho da poco preso in mano una chitarra, per dire... anche se con la tastiera / il pianoforte me la cavo. Amo leggere (dalle graphic novel - comics ai libri)...
43-Qual è il tuo sogno più grande?
La maggior parte dei miei sogni li ho già visti realizzati...
44-Ti piacciono gli animali?
Si! Non ho mai avuto la fortuna di avere loro compagnia ma ho moltissimi amici che hanno cani, gatti e affini! "Conviviamo" a distanza ed è come se fossero anche miei compagni!
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Le storie che scrivo - soprattutto per la tv, vedasi ad esempio "Fear", il mio teen drama - affondano le radici sulla magia e sul paranormale. Credo che esistano dei fenomeni che non non possiamo spiegare. Molto "semplicemente".
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Spero più rilassato di adesso! Ma sempre con mille progetti, mille cose da fare.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Ardua scelta... che non credo al momento di riuscire ad effettuare!
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Alle Elementari ricordo che l'insegnante ci "obbligava" a leggere un'opera al mese... Probabilmente il mio primo libro fu Pinocchio di Collodi.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?

Mille altri progetti! C'è questa serie tv che ho ideato e che è molto piaciuta all'estero (nemo propheta in patria... come si dice?!) e su cui punto molto: spero di realizzarla presto! Ci sono alcune produzioni estere interessate... Poi c'è il mio primo lungometraggio: una storia vera, drammatica ma delicata, almeno secondo chi ha avuto modo di leggerla... Anche qui molte produzioni interessate. Speriamo per la fine dell'anno di entrare in pre-produzione... Poi ancora graphic novel in uscita, un altro libro di poesie per il prossimo anno, un romanzo ed una raccolta di racconti. Senza dimenticare il mio primo spettacolo teatrale!

***alcune domande non sono presenti nell'intervista****


Grazie a Stefano per l'intervista!

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