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venerdì 30 ottobre 2015

#Anteprima: "Alice from Wonderland" di Alessia Coppola + spin-off "Blue Dream"



Ed ecco che oggi apriamo con un romanzo fantasy 
che riesce ad avvicinare anche i più scettici del genere.  

ALICE FROM WONDERLAND 
di Alessia Coppola








Titolo: Alice From Wonderland
Autore: Alessia Coppola
Genere: Young Adult
Pagine: 266
Prezzo: 2,99 ebook 9,90 cartaceo
Data di Uscita: 22/4/2015 ebook 29/4/2015 in cartaceo
Link di acquisto --> http://tinyurl.com/kefst6u




«Lettori, salutate la vostra realtà e scendete senza ag­grapparvi a nessuna radice che spunta dalle pareti. Fatevi avvolgere dal fumo del Brucaliffo e dimenticate…»
(Federica D’Ascani, autrice de L’Istinto di una Donna)


«Irresistibilmente folle. Se pensavate di sapere tutto sul Paese delle Meraviglie, Alessia Coppola vi convincerà del contrario.»
(Glinda Izabel, autrice di Shades Of Life)


«Alice è nata per vivere in un’altra dimensione. Ora è qui e lotterà per tornare nel suo mondo.»
(Raffaella Fenoglio, autrice di Gala Cox)





***TRAMA***

Cosa accadrebbe se Alice varcasse la dimensione di Wonderland?
Quanto labile diverrebbe il confine tra lucidità e follia?
Una strega, un sortilegio e un libro sono il principio di tutto.
Alice non è più la bambina sprovveduta che vagheggiava tra labirinti di carte. È una giovane innamorata, alla ricerca della propria identità. Per trovarla viaggerà nel tempo e oltre il tangibile.
Scrittori, scienziati, circensi e matti sono i suoi compagni in uno straordinario viaggio verso una meta impossibile.
Sottomondo non è mai stato così sopra.
Che la magia abbia inizio, la tana del coniglio vi aspetta.





UN ASSAGGIO

«Ti conosco bene, Alice. Porti impresso il segno di un grande destino. Ciò che è fatto nella grandezza e con il cuore non può che germogliare. Ma attenta, fanciulla: hai due strade davanti a te. Una ti porterà a perdere te stessa, l’altra e ritrovarti. Sappi sce­gliere. E l’amore… attenta a chi concedi il tuo cuore.»






Se pensate che le avventure di Alice siano terminate vi sbagliate di grosso.

***SPIN-OFF*** 









Titolo: Blue Dream
Autore: Alessia Coppola
Genere: Young Adult/Fantasy
Pagine: 81
Prezzo: 0,99 ebook (Gratis per Kindle Unlimited)
Data di Uscita: 13 ottobre
Link di acquisto: http://goo.gl/c5rnXO






***TRAMA***

E se realtà e immaginazione si fondessero? Cosa accadrebbe se uno dei personaggi di Wonderland arrivasse nel presente? Algar è ancora innamorato di Alice e non riesce a rinunciare a lei. Grazie ai consigli di Nikola Tesla, il Brucaliffo viaggia nel tempo pur di ritrovarla, ma un errore di calcolo lo spedisce nel futuro. Quando tutto sembra perduto, la speranza palpita su ali di farfalla. Una maschera di pizzo, un segreto, un passato da cancellare. La speranza ha un nome, quello della fanciulla dagli occhi di zaffiro.





UN ASSAGGIO

Mi resi conto che uomini come Rupert e Tesla avevano il cuore nel presente e la testa nel futuro. Gli uomini avevano perso la visione. E io stavo perdendo tutto. Ero imprigionato in quel tempo come una fiera tra le sbarre, inca­pace di fuggire. E ad aggravare la mia condanna c’era Aline. Lei era una tentazione che rendeva le mie fantasie proibite e i miei sonni stranieri.
Ed ero bloccato nel futuro con lei.



ALESSIA COPPOLA è una scrittrice, blogger e illustratrice.
È una sognatrice con l'irrefrenabile passione per la lettura, l'autunno e la magia. Quest'ultima ha fortemente influenzato il suo percorso di ricerca personale.
Edgar Allan Poe, J.R.R. Tolkien, Howard Phillips Lovecraft, Bram Stoker, Micheal Ende, Jane Austen, William Shakespeare e Oscar Wilde sono i suoi autori preferiti.
Gli autori contemporanei che predilige, invece, sono Stephen King, Neil Gaiman, Anne Rice, Maxence Fermine, Alessandro Baricco e Carlos Ruiz Zafòn. 
Dopo aver frequentato il liceo artistico, ha proseguito gli studi presso la Facoltà di Beni Culturali, per poi trasferirsi a quella di Filosofia e ancora in Sociologia (con indirizzo Criminologia). Il continuo desiderio di cambiamento ed evoluzione l'ha condotta a compiere scelte ogni volta differenti.
È anche una pittrice, con all'attivo numerose esposizioni. Da qui all'illustrazione il passo è stato breve, specializzandosi nel settore dell'infanzia. Ha ampliato gli orizzonti affermandosi anche come grafica.
Altra grande passione è il canto. Ha inciso il suo primo singolo Sognatori nel 2012, arrangiato da Marco Schnabl, fonico dei Duran Duran.
Nel 2014 ha aperto un blog letterario, Anima d'Inchiostro.
È la scrittura, però, vera ragione d'essere per Alessia.



***PUBBLICAZIONI***

- 2005 Pensieri nel Vento (Poesie, Kimerik Edizioni); 
- 2009 Canto di Te (Poesie, Damiano Edizioni);
- 2012 Le Avventure di Billino lo Stregatto (Favola illustrata, Wip Edizioni);
- 2014 Stay Away (Illustrazioni per il gioco da tavolo, Stay Away, Pendragon);
- 2014 L'impero di Tarot (Illustrazioni delle 21 tavole degli Arcani Maggiori, Brigantia Editrice, esposti nel Museo Internazione dei Tarocchi);
- 2014 Sceneggiatura del fanmovie The Crow - Shreds of Memories (Lungometraggio proiettato in prima nazionale al Cartoomic di Milano 2015. Casa di produzione ArtemikaStudio);
- 2014 Rebirth - I Tredici Giorni (Paranormal Romance, Dunwich Edizioni);
- 2014 Soulmates prequel di Rebirth (Paranormal Romance, Dunwich Edizioni); 
- 2014 Tre gemme nello Scrigno (Raccolta raccanti fantasy, Balsamo-Ragione Edizioni); 
- 2015 Oltre lo Specchio (Raccolta racconti gotici, Edizioni il Ciliegio);
- 2015 Alice from Wonderland (Steam-Fantasy, Dunwich Edizioni); 
- 2015 Freak Love, spin-off di Alice from Wonderland (Paranormal Romance, Dunwich Edizioni inserito nell'antologia Assaggio Dunwich 4);
- 2015 Adularia, la trafficante di storie (Fiaba illustrata, Edizioni Imperium);
- 2015 Scenaggiatura di Behind the Wall (Corto Horror, Casa di produzione Oniris Pictures e Aldemar Production);
- 2015 Blue Dream, spin-off di Alice from Wonderland (Paranormal Romance, Dunwich Edizioni);
- 2015 Eleanor e il principe delle Ninfee (Romanzo breve, illustrato. EDizioni Il Ciliegio).



***COMING SOON***

- 2016 La stella che il buio cacciò (Favola illustrata, Nero Press);
- 2016 Coccole d'Inchiostro (Raccolta di favole, Edizioni Imperium).









***BUONA LETTURA***

giovedì 29 ottobre 2015

#Anteprima: "I caduti di pietra" di Giuseppe Russo



Il progetto culturale "I caduti di Pietra", nato dalla passione che l'autore ha per la storia, si compone di cinque libri che formano una collana denominata "Campania 1940-1943". Il primo libro, in uscita a fine Marzo, sarà il volume generale nel quale si affronteranno i temi della deturpazione storica e culturale dell'intero tessuto campano, e in particolar modo della città di Napoli, metropoli che subì gravi offese al proprio patrimonio storico, archivistico, architettonico, e culturale in genere, perché vittima di ben tre eventi tragici:  


bombardamenti degli Alleati; 
        
periodo del Terrore durante occupazione e ritirata nazista; 
        
invasione delle truppe di terra angloamericane. 






Titolo: I caduti di pietra
Autore: Giuseppe Russo
Editore: selfpublishing  
Genere: storico/culturale 



   I successivi libri, invece, affronteranno più specificamente i casi delle singole province, mettendo in risalto le ricchezze dei territori campani, e allo stesso tempo i terribili danni che subirono a causa della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso la ricerca storica, le foto, i documenti d'archivio, gli articoli delle testate nazionali e locali del periodo bellico, si ricompone un interessantissimo quadro sociale e storico, che il lettore potrà seguire leggendo l'intera collana, e partecipando, ove vi siano testimonianze documentali o fotografiche da condividere, alla composizione dei successivi testi relativi alle singole province e partecipando, ove vi siano testimonianze documentali o fotografiche da condividere, alla composizione dei successivi testi relativi alle singole province. I futuri lavori si baseranno, quindi, su ulteriori ricerche documentali, e daranno enorme risalto alle importantissime testimonianze fotografiche custodite spesso negli archivi di altri Paesi europei, o d'oltreoceano. 
Il progetto guarda, e guarderà, anche ai tanti piccoli archivi privati, ai cassetti dei ricordi della gente comune che custodisce spesso pezzi importanti della nostra storia senza rendersene conto. Le piccole fotografie sbiadite, usurate, spesso strappate, sono il vero oro della ricerca storica. 



[...] I bombardamenti a tappeto non prevedevano solo la distruzione delle infrastrutture 
e degli obiettivi militari, ma si prefiggevano soprattutto 
di distruggere il morale delle popolazioni colpite 
attraverso la cancellazione delle basilari strutture civili di una città: 
palazzi, ritrovi, piazze, monumenti, trasporti, uffici, fabbriche, chiese. 
Nulla fu lasciato al caso, né alla pietà [...]




I cassetti delle nostre case sono un El dorado che tutti i ricercatori vorrebbero poter esplorare, e che anche questo progetto culturale tenterà di incrociare. Oltre alle fotografie, verrà dato ampio spazio alle testimonianze dei nostri nonni, a quegli anziani che oggi ricordano ai nipoti, spesso sortendo solo ilarità, ciò che accadde realmente in un tempo non troppo lontano, anzi potremmo dire appena superato. 
Sperando nella collaborazione di tutte le forze culturali presenti sul territorio campano, sulla disponibilità dei privati che custodiscono il tesoro testimoniale più importante, nonché sul supporto delle istituzioni che conservano le "versioni ufficiali" della nostra storia attraverso i documenti d'archivio, dal 2015 inizierà la stesura del secondo testo relativo alla provincia di Caserta. Questo territorio, superficialmente analizzato e considerato dai testi ufficiali, subì enormi deturpazioni nel periodo bellico, soprattutto nelle cosiddette zone dell'alto casertano. 
Le tragedie, ad esempio, di San Pietro Infine o di Mignano Montelungo, sfortunati centri coinvolti nella pesantissima battaglia sulla Linea Gustav, sono da ricordare e tramandare alle future generazioni. In quei luoghi, tra l'altro, si rividero nuovamente le divise italiane, questa volta adagiate sul fronte opposto ai tedeschi.



La città partenopea, dopo esser diventata il simbolo martoriato delle atrocità di una guerra voluta solo da un uomo, [...] trovava la forza di liberarsi dei vendicativi tedeschi, e del tristemente noto comandante Walter Schöll, il giorno prima dell'arrivo degli Alleati, i quali tra timori, perplessità e gioia della popolazione partenopea, entravano a Napoli il ‘1° ottobre 1943’. Ma se Mussolini, mesi addietro, aveva prospettato un indurimento della ‘razza napoletana’ grazie alla guerra, la realtà storica vissuta dai napoletani fu profondamente diversa, ed efficacemente esposta dalla relazione del Colonnello Hume al Segretario del Tesoro degli Stati Uniti...




Segui l'intervista all'autore --> Giuseppe Russo




***BUONA LETTURA***

#Intervista a Giuseppe Russo




1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Possiamo? Dobbiamo. Come dire, mica sono così stagionato! E' un piacere essere qui, e vi chiedo il permesso di salutare tutti i lettori. Ok, l'ho già fatto!


2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
La domanda di riserva? Lavoro nel campo della produzione industriale di elettronica, e nella mia vita amo fare talmente tante cose, che spesso mi chiedo quando avrò tempo per farle. Di sicuro amo la storia, la fantascienza e la scienza, l'arte, le collezioni (ho più film io che una videoteca), i personaggi Marvel e DC comics, il modellismo, la musica, etc. Purtroppo sono costretto a dividere le mie passioni in periodi. Ora, come ben sai, mi sto dedicando alla scrittura, e stanno nascendo diversi progetti che mi porteranno via qualche annetto...quando potrò rivedere i miei cari Dvd (sigh)?

3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Arancione, e non ne conosco il significato scientifico. Suppongo, però, che sia un gusto collegato all'equilibrio, perché io la vedo in quel modo. Mi sembra un colore che evidenzia un percorso di equilibrio interiore, ovvero qualcosa che esprima il sopirsi delle violente pulsioni giovanili, e quindi il voler ragionare sulle cose con maggior intelligenza prima di decidere e agire. Ho casa arancione!

4-Tre aggettivi per descriverti
Divertente, amichevole e curioso.

5-Cosa dicono di te gli altri?
Dipende da chi parla. Come tutti gli esseri umani ho amici e nemici. Ma di quei nemici mi vanto, perché li ho solo per la mia integrità morale e incorruttibilità. Anche io faccio errori, per carità, ma certe "linee" non le ho mai superate, ed ho sempre accettato le conseguenze, anche nella carriera, di questo mio essere moralmente corretto. Lascio ad altri la povertà d'animo di essere squallidamente servi del potente di turno. Scusate la sincerità.

6-Il giorno più bello della tua vita?
La nascita di mia figlia. Anche se mi fa disperare molto! Mi darà tanto filo da torcere da adolescente...ne sono certo purtroppo!

7-Una cosa che ti rende felice?
Un bel film di fantascienza ragazzi!!! Non scherziamo! Ti aspettavi qualcosa sui libri? Certo, ma dopo un bel film di fantascienza ! Per me è come una medicina.

8-Tre persone che stimi?
No comment. Se lo dicessi, poi dovrei ucciderti! ahahah

9-Sei mai stato deluso/a?
Deluso? Mah, come detto prima già sapevo che la mia correttezza avrebbe regalato diversi problemi e delusioni, quindi posso dire deluso solo perché non mi hanno mai smentito i fatti. Purtroppo la nostra società viene "meno" nella correttezza e nella morale troppo spesso.

10-Hai tatuaggi?
No. Assolutamente no.  E ribadisco no. Sia chiaro che mi piacciono, e soprattutto non giudico chi li ha, ma non riesco minimamente ad immaginarmi vecchio con la pellaccia rugosa con delle informi espressioni artistiche. Se si potesse fare in estrema sicurezza un tatuaggio a tempo, allora probabilmente lo farei.

11-Cos’è per te la  scrittura?
Voglia di far conoscere la storia agli altri, e soprattutto ai giovani. E' una missione personale, soprattutto per cercare di dimostrare che la realtà, spesso, supera di molto la fantasia. Quindi perché non leggere fatti realmente accaduti, ed imparare a non ripetere errori?

12- A quali scrittori ti ispiri?
Nessuno. Ritengo che ogni persona abbia delle proprie caratteristiche, che deve sviluppare in modo personale e professionale. Non mi piace cercare di imitare. Poi, purtroppo, siamo nel 2015, per cui già in tanti hanno scritto testi, saggi, racconti, poesie, etc., ed è piuttosto normale "assomigliare" a qualcuno, come accade per i nostri volti. Personalmente so che un giornalista mi ha definito "all'inglese", perché i miei libri  vengono supportati da note bibliografiche all'interno del testo, e questo rende un'idea di professionalità e attenzione oggettiva del racconto. Sicuramente è la mia intenzione. Non racconto frottole, o almeno cerco di fare il massimo per non cadere in errore.

13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Mah, quando capita. L'importante è essere da soli, e soprattutto lontanissimi da cuccioli di animale e di uomo! Chiaro il riferimento? ahahah.

14-Ti definisci uno scrittore impulsivo o riflessivo?
Non saprei dirti. Sicuramente i miei lavori si basano su dati oggettivi e ricerche scientifiche, ma quando mi viene l'illuminazione posso scrivere pagine e pagine come un fiume in piena. Forse sono un misto dei due aspetti professionali.

15-Scrivi a mano o al computer?
Computer, sebbene assurdamente non riesco a leggere lunghi testi sullo schermo di un pc o di un E-reader.

16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Da ragazzo per una scuola di volo. Essendo anche un tecnico di diverse discipline, ed avendo il pallino per i manuali, ho scritto diversi testi che sono stati usati in molti contesti professionali. Poi da poco ho deciso di diffondere la cultura storica, ed eccomi qui con I CADUTI DI PIETRA.

17-Da piccolo volevi fare lo scrittore?
Mai pensato ad una cosa del genere. Ma poi la vita...

18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Perché no...

19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se sì, poi la segui?
La mia scaletta la tengo ben stretta nella testa. Sono colpi di luce che si accendono continuamente: scrivo, correggo, penso e cancello tutto. Si finisce quando le luci non si accendono più.

20-Scrivi in ordine cronologico?
Scrivendo solo di fatti reali è piuttosto improbabile evitare l'ordine cronologico...

21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
No, piuttosto ho solo bisogno del mio portatile e di un pizzico di silenzio.

22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Vi parlo della mia opera prima, intendendo dire che questo è il primo libro ufficialmente pubblicato con ISBN, quindi ufficialmente inserito nelle biblioteche, nei circuiti editoriali, etc., intitolato I CADUTI DI PIETRA - STORIA DI UNA REGIONE IN CUI CADDE ANCHE LA CULTURA. 
E' un libro di storia "diverso" che parla delle nostre tradizioni, dell'arte, dei beni culturali deturpati, distrutti o violentati dalla cieca stupidità della Seconda guerra mondiale. E' diverso perché solitamente si raccontano i soliti avvenimenti politico-militari, mentre il sottoscritto ha ribaltato la prospettiva e ha messo al centro il cittadino e le sue espressioni: un ponte, un caffè nella villa comunale, uno stadio, una chiesa, una Madonna, una reggia, ovvero ciò che rappresenta la normale vita delle persone comuni. Cosa accadde al tessuto sociale e alle sue espressioni umane durante la guerra in Campania? Ecco questa è una storia che sta appassionando molti, e che parla della Campania non per questioni personali, ma solo grazie a ciò che la mia ricerca ha evidenziato. La mia regione si ritrovò, purtroppo, nello scomodissimo ruolo di esempio terroristico per il resto d'Italia, soprattutto dopo l'armistizio dell'otto settembre '43. Invito tutti gli amici a cercare ulteriori informazioni sul sito ufficiale www.icadutidipietra.it , dove potrete anche leggere articoli, recensioni, ascoltare interventi in radio, vedere le foto di alcune presentazioni, etc. Ah dimenticavo! Non mi dispiacerebbe un like, anzi ringrazio in anticipo i gentili amici che lo lasceranno.

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Autopubblicati perché non c'è molto spazio per la cultura in Italia. Mi spiego, anche se posso esser sembrato molto duro. Se le case editrici per cercare di sopravvivere, magari giustamente, si preoccupano solo di pubblicare i soliti noti, o chi dimostra per altre vie la propria commerciabilità, il resto della cultura come fa a svilupparsi? Pensiamo davvero che il pensiero umano si riduca ai libri, alle idee, alle storie raccontate dai testi editi dai grandi nomi dello scenario nazionale e internazionale? La rete è più democratica del mercato, e molti piccoli editori si sono adeguati a questa democratizzazione, dando spazio agli autori sconosciuti. Qualcuno dice che c'è tanta ignoranza che affiora. Bene, la rete è democratica e chi è veramente ignorante o non interessante viene subito fatto fuori. Non è una buona garanzia? E poi, tra i pubblicati con grossi editori, vogliamo veramente dire che non vi sono libri "ignoranti" o "vergognosamente commerciali" che andrebbero cancellati dalla storia? Per favore.....

24-Cosa pensi dei self?
Ho già risposto sopra. Penso che sia espressione della democraticità della rete. Se ce la fai, oltre ad aver ben lavorato con la promozione, vuol dire che il tuo lavoro vale. E non devi dar conto a nessuno. Anzi, dopo sono gli altri e i big che inseguono te per vendere, alla faccia delle critiche che regnano sempre in tutti i contesti in cui una novità fa paura.

25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Per me è follia pura. Ma è una mia opinione, e siccome non sono un genio potrei anche sbagliare.

26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare anche con le proprie forze?
Oggi in Italia, purtroppo, ritengo che senza una conoscenza non si riesca nemmeno ad ottenere l'indirizzo per contattare la CE. Ripeto, è una mia opinione e potrei avere solo convinzioni errate. Le CE potrebbero anche aiutarmi a cambiare opinione, no ?

27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Purtroppo sono nato con il computer, e tra l'altro sono web master anche del mio sito, per cui non posso odiare la rete, ma sui social ho qualche pensiero contrastante. Sono effettivamente uno strumento utile, ma anche una vera croce ed un pericolo per certi aspetti. Comunque li uso per restare in contatto con il mondo, e ovviamente promuovere le mie attività culturali. Sono un potente mezzo di comunicazione se usati correttamente, e personalmente sto via via affinando le capacità di moderazione nell'uso di questi mezzi di comunicazione di massa. Bisogna, insomma, usarli con molta attenzione.

28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Ah devo dire praticamente speciale. Pensa che l'altra mattina mi hanno fermato in treno. Tre ragazze avevano riconosciuto "l'autore de I CADUTI DI PIETRA", e hanno voluto farmi sapere che molti studenti avevano portato il mio libro all'esame di maturità, probabilmente come argomento a scelta o integrazione del programma d'esame, e queste cose fanno piacere.

29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Assolutamente no, se dovessi stravolgere il significato del mio testo. Ovviamente cambierebbe la situazione se dovessi cambiare alcune cose per rendere il libro più professionale, anche perché devo sicuramente fare tanta strada e accetto consigli. Ma cambiare il senso di ciò che si scrive per vendere, quello no, non lo tollero.

30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
La diffidenza delle persone verso la storia. Ma devo raccontare a tutti che la mia "storia diversa", scritta anche in modo sintetico e leggero, sta ottenendo buoni riscontri e la notizia inizia a diffondersi. Pare ci sia un libro di storia, basato su ricerche scientifiche, che non annoia e che racconta addirittura di stadi persi o di graffiti disneyani ritrovati nei piani ammezzati delle regge campane. Lo chiamano I CADUTI DI PIETRA - STORIA DI UNA REGIONE IN CUI CADDE ANCHE LA REGIONE. Lo conoscete? Io ve lo consiglio!

31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Credo che senza promozione non ci sia libro, come senza fame non esisterebbe il cibo. E' la legge della domanda-offerta. C'è contatto tra domanda e offerta quando consumatore e produttore entrano in comunicazione, quando si conoscono, e soprattutto si conosce il paniere di prodotti da cui scegliere. Come si dice: la pubblicità è l'anima del commercio.

32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Di prepararsi ad un'impari lotta tra ore di lavoro continuato e risultati che appaiono scarsi. Ma chi la dura la vince. Capito il senso?

33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
La storia della mia famiglia, e lo studio di foto storiche all'università. C'erano sempre monumenti, palazzi storici, piazze, stadi, chiese e altri beni culturali deturpati o violentati che facevano da background al soggetto principale, spesso soldati. Ma come sappiamo, la storia che ci viene raccontata riguarda sempre il soggetto umano, e pochissime volte lo sfondo dell'evento, ed ho capito che bisognava dare voce anche a questi "caduti di pietra". Eccomi qui, che facciamo ne parliamo ?

34- I personaggi sono reali o inventati?
Tutto assolutamente reale, documentato e studiato dopo attenta ricerca. E' si un saggio storico "diverso", ma basato sulla scienza e l'analisi e non sulla fantasia.

35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Non ho bisogno di sostegni quando decido di iniziare un nuovo percorso. Individualista o pazzo maniaco egocentrico? Per niente, è che solo noi stessi possiamo veramente capire se quel percorso ha probabilità di vedere la luce, e doversi basare su eventuali spinte esterne può essere fuorviante. Inoltre, ascoltare chi ci sconsiglia di fare qualcosa "perché tanto non hai conoscenze, o c'è tanta gente che lo fa", è controproducente perché deprime ancor prima di iniziare, e qualche volta nasconde anche una certa invidia, no?

36-Ultimo libro letto?
La reggia di Carditello - tre secoli di fasti e feste.... di Nadia Verdile.

37-Che genere leggi?
Soprattutto storici e fantascienza, ma anche libri d'inchiesta. Ho sempre in mente i libri che ho letto sulla strage di Ustica. Mi ricordano come è facile trovarsi nel luogo sbagliato, al momento sbagliato, e con lo "stato sbagliato".

38-Come scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Difficile da dire. Anzi, confesso, non so rispondere.

39-A quale autori non sai rinunciare?
Robert Edsel, Orwell, Edgar Allan Poe. Tra gli italiani sicuramente Paolo De Marco, professore universitario e storico davvero bravo.

40- Di cosa hai paura?
Della stupidità umana, quindi della violenza e del pregiudizio. Qualcosa che subisco continuamente anche io, per vie traverse, essendo del sud. Ci sono tanti pregiudizi sul sud italia, e potrei scrivere trattati chilometrici. Ma non voglio alimentare polemiche, e chiudo qui la risposta.

41-Dove vorresti vivere?
Nooooooo questa domanda è politicamente scorretta! Non posso rispondere....

42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Troppi, tra cui fare caffè speciali fatti con panna e cioccolato, o con simboli di supereroi sopra, tipo il mio caffè Batman. Chi li vuole vedere, purtroppo, deve richiedere amicizia su fb! Sono in bacheca.

43-Qual è il tuo sogno più grande?
Vivere in un mondo pacifico, dove la gente possa sentirsi tranquilla, non schiava dell'economia o dei soldi, né vittima di guerre, pregiudizi, fame o carestie. Mi piacerebbe vivere in un mondo che proietta le sue forze sulla vita e non sulla morte. E' un sogno assolutamente irrealizzabile, e sono un ottimista. Non c'è alcuna volontà, nella maggior parte degli esseri umani, di arrivare all'annullamento del male sul pianeta. Non è solo una questione di poteri forti, di lavaggio del cervello mediatico, etc, ma purtroppo una chiusura mentale dell'essere umano, e fino a quando non avverrà una miracolosa evoluzione del pensiero non credo potrà mai cambiare qualcosa.

44-Ti piacciono gli animali?
Molto, e non so scegliere tra cane e gatto. Sicuramente l'indipendenza felina è affascinante, ma anche l'estremo sentimento di amicizia del cane è qualcosa che fa innamorare di questi fratelli a quattro zampe.

45-Credi nella magia e nel paranormale?
No, credo nella scienza e nelle giustificazioni mentali che l'uomo deve necessariamente creare per spiegare momentaneamente dei fenomeni che non capisce. Non dimentichiamo che per secoli, soprattutto nel medioevo, si bruciavano le persone tacciandole di stregoneria per semplici fenomeni naturali. L'uomo si affida alla fede per spiegare ciò che non può ancora spiegare, e alla stregoneria per tentare di controllare ciò che ancora non può nemmeno immaginare. Ogni fenomeno ha una spiegazione, ma ci vorranno millenni per spiegare determinati misteri. Per il momento credo che uno dei pensieri più realistici e corretti sia quello della geniale Margherita Hack. Un'atea che era più umana di tanti stregoni e falsi profeti. Sai quante risate si faranno gli uomini del futuro pensando a noi?

46-Come ti immagini tra vent'anni?
Non mi immagino per niente. Io vivo proiettato al futuro, non per il futuro. E' diverso, e soprattutto consente di vivere il presente senza dimenticare il passato, e giustamente l'avvenire. Chi vive solo in una direzione, secondo me, è già morto. Tutto un equilibrio sopra la follia insomma ;)

47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Polvere di piselli di Paolo De Marco. Perché? Leggetelo e poi mi direte.

48-A che età hai iniziato a leggere? E con quale libro?
Non ricordo assolutamente. Però ricordo il libro che mi ha più colpito quando ero ancora ragazzetto. Proprio un libro su Ustica, visto che nell'anno della strage io ero bambino, ma con la tv già si entrava in contatto con la realtà, e dopo pochi anni ho comprato autonomamente quel libro che mi ha sconvolto.

49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Sto completando un libro di fiabe, che nasce dai personaggi inventati per mia figlia, e sto già completando le ricerche per il successivo capitolo de I CADUTI DI PIETRA, più altri due libri in cantiere da scrivere in collaborazione con altre persone. Si, diciamo che i progetti ci sono. Incrociamo le dita?

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Non prendetevi mai troppo sul serio. Il primo che prende in giro Giuseppe Russo....è...Giuseppe Russo. E scusate una divagazione sul tema. I puntini sospensivi sono una nuova forma di comunicazione, come le emoticons, e se certi "grandi della letteratura" sono certamente geniali nello scrivere storie e narrare una parte della società, è anche vero che qualche volta dimostrano di non saper cogliere al volo i cambiamenti epocali. A chi mi riferisco?...fate vobis :) e tanti puntini sospensivi a tutti.



Grazie Giuseppe per questa intervista! 

Qui di seguito lascio il link all'anteprima de "I caduti di pietra" 
--> http://suitcasedilibri.blogspot.it/2015/10/anteprima-i-caduti-di-pietra-di.html







mercoledì 28 ottobre 2015

La figlia dei ricordi di Sarah McCoy [RECENSIONE]

Questo libro mi aveva colpito moltissimo sia per la copertina che per la trama, poi chi mi conosce sa che sono in fissa per le storie ambientate nella seconda guerra mondiale, quindi non me lo sono lasciata scappare.La lettura di questo romanzo mi ha lasciato moltissime emozioni contrastanti come rabbia, indignazione, gioia, sgomento, ma soprattutto un grande senso di speranza.
Lo consiglio a tutti, a chi vuole conoscere meglio un periodo storico così brutto e a chi vuole leggere una storia molto interessante, coinvolgente che sa strappare una lacrima e un sorriso.





Titolo:La figlia dei ricordi
Autore:Sarah McCoy
Casa editrice: Nord (10 gennaio 2013)
Collana: Narrativa Nord
Pagine:456 pagine
Prezzo cartaceo:14,96
disponibile anche in ebook


Sinossi:

Garmisch, Germania, inverno 1944. È un anello di fidanzamento, quello che un ufficiale nazista ha appena messo al dito della giovane Elsie. Un anello che potrebbe cancellare l'amaro sapore della guerra, regalando a lei e alla sua famiglia il sogno di una vita in cui l'aria profuma di biscotti allo zenzero e di serenità. Invece, d'un tratto, Elsie si ritrova a guardare negli occhi la realtà: un bambino ebreo si presenta alla sua porta e la implora di salvarlo, di nasconderlo. E lei lo aiuta... El Paso, Texas, oggi. È un anello di fidanzamento, quello che Reba non ha il coraggio d'indossare. A darglielo è stato Riki, un uomo che la ama senza riserve, nonostante le sue asprezze. Eppure Reba esita: prigioniera di angosce e inquietudini radicate nel profondo, sa che la sua armatura di donna realizzata potrebbe frantumarsi da un momento all'altro. E ha paura... Elsie e Reba non potrebbero essere più diverse, ma il destino ha voluto far incrociare le loro strade, come se l'una non potesse proseguire senza l'altra. Per Elsie, parlare con Reba significherà ripercorrere le vicende che l'hanno portata dalla Germania agli Stati Uniti, ricordare tutto ciò che la guerra le ha brutalmente strappato e infine perdonare se stessa. Per Reba, confidarsi con Elsie significherà accendere la luce della verità, ascoltare la voce del cuore e accettare che la speranza possa nascere anche dal dolore. Per entrambe, l'amicizia che le lega darà loro il coraggio di sconfiggere i fantasmi del passato...


Recensione:

All'interno di questo libro ci sono due storie parallele quella di Elsie e quella di Reba, due donne all’apparenza molto diverse tra di loro ma che insieme riusciranno a fare chiarezza sul loro passato.

Elsie è una ragazza tedesca di Garmisch, è solo un’adolescente quando scoppia la seconda guerra mondiale e lavora nella panetteria dei suoi genitori. E’ nel 1944 che succede qualcosa di inaspettato , Josef un amico di famiglia ed un ufficiale della Gestapo alla vigilia di Natale le chiede di sposarlo, ma la stessa notte un bambino ebreo Tobias  si presenta alla sua porta e le chiede di aiutarlo…….

Reba , invece, è una giovane ragazza di El Paso Texas  che lavora come giornalista del Sun City Magazine e sta lavorando ad un nuovo articolo sui canti di Natale in tempo di guerra e per questo va ad intervistare proprio Elsie, che dopo la seconda guerra mondiale, si è trasferita in America sposando un medico texano e ha aperto una panetteria con delle specialità tedesche, inoltre ha anche  una figlia di nome Jane.
Come è successo a Elsie anche Reba riceverà un anello di fidanzamento da Riki il suo fidanzato, un immigrato poi naturalizzato americano, la ragazza però è contrariata da questa proposta e si prende del tempo per accettare o meno.

Elsie durante la guerra ha un rapporto epistolare con la sorella Hazel che fa parte del  Progetto Lebensborn a Steinhoring, un’istituzione che dava aiuto a donne partorienti in difficoltà, a condizione che fossero di razza “pura” ariana e che fossero disposte a dare il proprio figlio al regime.

Hazel  entra a far parte del Progetto in quanto rimane incinta di Peter un’ufficiale tedesco che però prima di poterla sposare muore durante una spedizione militare.

Reba invece, si era trasferita da alcuni anni a El Paso, ma sognava di andare a lavorare in California per una testata giornalistica più importante. Anche il suo passato, come quello di Elsie, è difficile , non riesce a superare la morte del padre e non ha un buonissimo rapporto ne con la sorella Deedee  ne con la madre, che sente e vede poco.

Elsie e Reba si incontrano in occasione dell’intervista per la stesura dell’articolo che la giovane  deve fare sul Natale, inizialmente il loro rapporto e’ un po’ rigido poi però impareranno a conoscersi meglio e nascerà una buona amicizia.

Non vi racconto altri particolari sulla trama che è molto articolata, succedono moltissime cose nelle 400 pagine del libro, ma vi anticipo solo che molti segreti, alcuni sconvolgenti, sono legati ai vari protagonisti Elsie, Josef, Tobias, Hazel, Reba, Riki e Jane.

In alcuni punti mi sono commossa, le due storie che si intrecciano sono entrambe molto interessanti però quella di Elsie è più coinvolgente forse per il periodo storico e la tematica che viene trattata.
In alcune parti speravo che le protagoniste facessero la scelta giusta affrontassero i loro problemi, mi sono trovata a tifare per loro perché potessero prendere la decisione giusta.
Dopo aver letto questo libro mi sono resa conto di quanto la guerra porti con sé delle conseguenze catastrofiche, negative per gli stessi militari e anche per le persone civili che devono avere una grande forza per riuscire a superare questo tragico evento e molte volte non ci riescono e cedono alla disperazione, al suicidio oppure decidono di andare avanti e di trovare il coraggio per continuare,anzi meglio, per ricominciare a vivere.
Prendendo  spunto da una riflessione finale che è scritta nel libro è giusto dire ai propri figli di quanto gli uomini possono essere crudeli nei confronti di altri esseri umani  oppure è meglio tacere? Secondo me conoscere il passato storico è fondamentale per crescere bene, per distinguere cosa è giusto e cosa no e per capire il mondo in cui viviamo.

Le storie descritte in questo libro sono inventate dall’autrice ma traggono ispirazione da eventi realmente accaduti, da una serie di testimonianze di sopravvissuti oppure da nipoti, pronipoti degli stessi che hanno avuto il coraggio di ripercorrere il loro passato o quelle delle persone a loro care affinché non si dimentichi mai quello che è successo.


Per descrivere i luoghi in cui si svolgono le storie l’autrice è stata aiutata dal fatto che  ha trascorso l’infanzia a Garmisch in Germania per poi trasferirsi in America  in quanto suo padre era un ufficiale dell’esercito americano.



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